Continuano quotidianamente le attività della Polizia di Stato finalizzate a garantire la sicurezza urbana e, quindi, la vivibilità del territorio e il decoro della città attraverso la prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria e la promozione del rispetto della legalità, contrastando lo spaccio, lo smercio di prodotti falsificati o contraffatti e l’occupazione abusiva di immobili.
In tale direzione, nei giorni scorsi, ai Giardini Toscanini veniva arrestato uno spacciatore minorenne in possesso di 90gr. di hashish, al Parco Urbano venivano effettuati controlli tesi a verificare la regolarità dell’area occupata dai giostrai.
Ieri invece, a Oneglia, il proprietario di un bar di Imperia chiedeva l’ausilio della Volante in quanto un cittadino straniero stava creando disordine all’interno del suo esercizio commerciale.
Gli agenti intervenuti sul posto identificavano un cittadino originario del Bangladesh, classe 87, che, secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbe minacciato il titolare del bar al fine di fargli acquistare dei prodotti contraffatti.
“Compra i profumi altrimenti ti spacco tutto, dammi i soldi che oggi non sono in vena”.
Effettivamente, nello zaino dello straniero, gli operatori di polizia rinvenivano numerose confezioni di cosmesi e profumi di note marche, integri e apparentemente originali. Tutti i prodotti presentavano un codice a barre contraffatto e un QR code che indirizzava direttamente al sito ufficiale dei vari marchi.
Lo straniero, con precedenti specifici, veniva pertanto denunciato per ricettazione, introduzione nello Stato di marchi contraffatti, vendita di prodotti alterati e minacce.
Considerato che lo stesso risultava privo di una stabile occupazione lavorativa e senza fisa dimora, veniva allontanato da questo Comune per 3 anni con Foglio di Via, provvedimento a firma del Questore della provincia di Imperia.
Intensificati anche i controlli nell’area dell’ex Caserma Crespi, in occasione dei quali venivano identificati ed espulsi dal territorio nazionale due cittadini rumeni che vi alloggiavano abusivamente.