Due, tre storici s’incontrano sul nuovo ponte. Guardano l’acqua. Quell’acqua lenta o impetuosa … scorre … scorre da 850 anni certamente anche più! Fa riflettere tanto da pubblicare il titolo L’incubatrice, il giacimento e il purgatorio – vita quotidiana al tempo di Alessandria e del Barbarossa

Gli autori Piercarlo Fabbio, Pietro Teseo Sassi con la collaborazione di Mauro Remotti hanno predisposto un testo interessante seppure … non se ne sarebbe fatto nulla … tanto valeva far sfiorire l’idea e non trovarsi più, come si legge nell’introduzione a pag. 12.

E, poco più sotto è scritto: Il Museo “C’era una volta”, nel suo silenzio … aveva un’inconscia attrattiva. Le cose lì esposte richiamavano in vita le persone che le avevano usate, le loro voci, le loro credenze, le loro opinioni … hanno invogliato gli autori a metter nero su bianco, a raccontare, e perché no? A vivere la vita d’ogni giorno dei nostri antenati. Ecco il perché di questa pubblicazione.

L’idea è ammirevole!

Leggendo i dialoghi pare di convivere a quel tempo, di condividere le miserie, le ricchezze, le virtù d’allora, una proiezione fra gente semplice, umile, disposta ad aiutarsi vicendevolmente, un’esistenza lontana, eppure per certi versi molto vicina al nostro modo di essere, anzi tremendamente attuale, un’evidente constatazione del sostrato umano, ancora fermo su certi saldi principi.

Le quasi quattrocento pagine terminano con un’interessante cronologia, sono intercalate dai lavori di Franco Sassi (Alessandria 1912 – 1993), un artista capace di passare dalla matita al bulino con estrema facilità, amalgamata all’amore per la nostra campagna, come sottolineano i precisi tratti.

La lettura è scorrevole, adatta a lettori di ogni età; un volume reso possibile con il contributo della Città di Alessandria, AMAG Reti Gas, MCL Alessandria,   realizzato per il Museo C’era una volta, in piazza della Gamberina, ov’è disponibile il libro, finito di stampare nel mese di ottobre 2018 dalla Press-UP – Settevene frazione di Nepi, in provincia di Viterbo, per conto dell’Editore MFStudios.

                                                                           Franco Montaldo