La fotografia risale a qualche giorno fa ed è stata scatta il giorno precedente a quelle pubblicate in QUESTO ARTICOLO

La persona dormiva profondamente, ma quello che ci ha colpiti, oltre al tanfo pestilenziale che si sentiva nella sala d’aspetto della stazione utilizzata da tempo come dormitorio abusivo, sono state le ciabatte rosse posizionate a terra, proprio vicino ad una  simpatica “pisciata” sul muro e sul pavimento della sala  d’aspetto.

L’odore acre dell’urina era inconfondibile.

Non solo, ma la stanza era invasa di fumo.

La domanda che si pone, a questo punto, è evidente: sono davvero così “malandate” queste persone che decidono di dormire nella sala d’aspetto della stazione quando proprio di fronte alla stazione c’è un dormitorio pubblico?

Certo lì non si possono portare i cani, né fumare, ed inoltre bisogna registrarsi.

Ma allora quali sono le loro priorità?

Le due domande, ovviamente sono anche un po’ provocatorie, perché se effettivamente queste persone avessero quanto necessario non dormirebbero all’addiaccio, ma qual’é il necessario?

Fumare una sigaretta? Accudire un animale che comunque avrebbe bisogno di essere controllato, vaccinato e tutelato perché così prescrive la legge? Oppure avere della ciabatte ricamate e pisciare sul muro della sala d’aspetto o sulle sedie dove da lì breve si siederanno altre persone?

E’ questo il rispetto che certi vagabondi hanno verso i loro simili?

Ed è giusto aiutare chi di rispetto per gli altri non ne porta?

Nulla contro i vagabondi in questione, ma è la situazione che non può essere più tollerata: nel momento in cui qualcuno – sia esso ricco, benestante o anche mendicante – invade la libertà personale delle altre persone, obbligandole a subire, loro malgrado, dei soprusi, noi lo riteniamo un atto gravissimo, che non può e non deve avere scusanti.

Questo a prescindere dallo stato sociale di chi invade la libertà altrui.

Per questo motivo ribadiamo quanto sottolineato in QUESTO ARTICOLO nella speranza che qualcuno si decida ad intervenire.