Una Tortona blindata e militarizzata come non si vedeva da circa quarant’anni con uno spiegamento di forze notevole fra Polizia e  carabinieri  con diversi uomini in tuta antisommossa.

Una cinquantina di agenti di polizia tra carabinieri Digos agenti in borghese e vigili urbani.

Tutto per un pomeriggio surreale nel un centro storico per l’inaugurazione della sede di Casapound.

E non tanto per questa inaugurazione, ma perché a poche decine di metri di distanza, in contemporanea, si svolgeva una manifestazione di protesta organizzata dal comitato antifascista e dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi). Questo è stato il pomeriggio di venerdì 28 settembre 2018, una data che molti non potranno dimenticare, perché  a memoria d’uomo, infatti, non si ricorda un dispiegamento di forze di polizia in tuta antisommossa come questo.

Qualche piccola avvisaglia ma solo con pochi agenti si era verificata lo scorso anno con una manifestazione sempre  del comitato antifascista ma mai come stavolta.

Una così vasta militarizzazione del centro di Tortona si era verificata soltanto 40 anni fa, quando, Piazza Duomo venne blindata con decine di uomini in tutta ti sommossa con il manganello e scudo in occasione di un comizio dell’allora avvocato missino Carlo Porta.

I tortonesi quelli che sono soliti passeggiare per le vie della città non hanno dato molta importanza a questa manifestazione e guardavano stupiti, cosa che non facevano invece i militanti del comitato antifascista e dell’anpi che già delle 17 avevano dato vita al presidio durato fino alle 21 con cartelli di protesta, interventi di militanti, canti e slogan.

Il tutto per protestare con l’apertura della sede di Casapound in programma alle 19.

Esemplare in servizio d’ordine per la sicurezza della città, garantito dalla Questura di Alessandria che oltre ad aver bloccato a l’ingresso in corso Leoniero e il  parcheggio in piazza Duomo, hanno praticamente interdetto l’accesso ai mezzi in via Pellizzari dove si trovava la sede di Casapound.

Un dispiegamento di forze di polizia in via Emilia davanti alla pasticceria Vercesi per impedire l’accesso dei simpatizzanti del comitato antifascista che protestavano in via Carducci, un altro cordone in Piazza Duomo all’inizio di via Pellizzari con i carabinieri in tuta antisommossa e un terzo cordone in fondo a via Pelizzari all’ingresso con piazza San Rocco. Tutti in divisa con scudo manganello.

Un dispiegamento di forze che è riuscito a garantire la sicurezza della città e che si è fatto ancora più contingente quando i manifestanti, e cioé le persone in via Carducci, hanno iniziato a cantare “Bella Ciao” e poi a gridare lo slogan “Via i fascisti dalla città” sempre più forte e sempre più incalzante. E

E’ stato quello, forse il momento in cui si è temuto di più per la sicurezza, ma erano già le 19,30, i negozi stavano chiudendo, la gente comune era già tornata a casa e della circa 150 persone antifasciste erano già rientrate alle loro abitazioni. In compenso presso la sede di Casapound c’erano più di 120 persone.

Per fortuna non è accaduto assolutamente nulla, grazie ai cordoni di Polizia e al fatto che comunque, il presidio antifascista non si è mai mosso dalla postazione assegnata e i simpatizzanti di Casapound hanno fatto finta di niente come se gli altri non esistessero.

Tanto rumore per nulla, quindi?

Forse, ma rimane il fatto che la città, per quasi 4 ore è stata presidiata dalle forze di polizia: oltre 50 agenti con una decine di mezzi al seguito, suffragati dalla presenza del capo della Digos, del comandante dei carabinieri di Tortona il maggiore Carlo Giordano,  del capo dei Vigili Urbani Orazio Di Stefano, del sindaco Gianluca Bardone e dell’assessore alla sicurezza Lorenzo Bianchi. Tutti in circa 250 metri di percorso.

Abbiamo parlato di città militarizzata con grande dispiegamento di forze perché una cosa che  non dovrebbe mai verificarsi in un Paese libero e democratico, ma purtroppo è stata necessaria.

A nostro giudizio sarebbe stato sufficiente che il Comitato antifascista e l’ Anpi non avessero organizzato una manifestazione di protesta proprio in concomitanza con l’apertura della sede di Casapound per evitare tutto questo, ma, in democrazia, ognuno è libero di agire e scegliere come e quando muoversi

Noi, almeno per quanto ci riguarda avremmo preferito che l’ Anpi e il Comitato antifascista, dopo la manifestazione di sabato  scorso avessero effettuato anche un’altra manifestazione, ma non in contemporanea e non lo stesso giorno dell’inaugurazione della sede di Casapound.

Il Sindaco e il Comandante dei Carabinieri

Questo avrebbe evitato il grande dispiegamento di forze e la spesa di denaro pubblico per garantire la sicurezza in una città che è stata così militarizzata e piena di forze di polizia come mai si era visto negli ultimi decenni.

Ognuno, però libero di organizzare democraticamente ciò che ritiene più giusto e così comitato antifascista e Anpi hanno deciso di contrapporsi all’inaugurazione di Casapound con una manifestazione in contemporanea.

Scelta giusta o sbagliata non spetta a noi decidere ma sottolineiamo che senza la manifestazione contrapposta, la sicurezza avrebbe potuto essere garantita anche solo dei semplici carabinieri.

Invece è successo tutto questo e le immagini che pubblichiamo parlano di una città con un clima surreale un clima che mai avremmo voluto vedere a Tortona.

Siamo dispiaciuti per tutto questo ma facciamo i complimenti alle forze dell’ordine e alla Questura, soprattutto, che è stata esemplare nell’evitare che potessero succedere tafferugli  o anche semplici scontri verbali fra militanti delle due fazioni.

Tutto si è svolto nel migliore dei modi senza danni e senza problemi.

Solo un grande spiegamento di forze con grande spesa di denaro pubblico, ma la sicurezza non ha prezzo ed è stata garantita grazie ai poliziotti e carabinieri e a tutti coloro che hanno consentito lo svolgimento delle due manifestazioni contrapposte nel migliore dei modi.

I tortonesi che non hanno pregiudizi ringraziano.