La vita è frenetica e lo è ancora di più quella di un giornale, del suo direttore e dei suoi collaboratori che non possono mai fermarsi, soprattutto di fronte ad eventi tragici come quelli di cronaca nera, ed in particolare come come quelli di Genova che in questi giorni hanno occupato i pensieri di tanti italiani.

Il compito di un giornalista è quello di testimoniare, di raccontare quello che succede nel mondo, soprattutto quando la gente piange ed è disperata perché accadono cose brutte e tristi, di cronaca nera.

In quei momenti il giornalista lavora forse di più degli altri e deve farlo perché la gente vuole sapere, ed essere infornata.

E deve farlo bene anche se non sempre è facile.

Un giornale non può fermarsi quando accadono fatti come quelli di Genova, ma deve triplicare le forze.

Anche quando si proclama il lutto nazionale, noi giornalisti siamo lì a testimoniare, a raccontare, a descrivere, a cercare di far capire quanto sia fragile la nostra vita.

Noi non possiamo mai fermarci ma qualcosa nel nostro piccolo, lo possiamo fare: questa settimana Oggi Cronaca non pubblicherà la rubrica degli appuntamenti e delle manifestazioni in programma nel weekend, la rubrica cioé in cui la gente cerca dove e come andare a divertirsi.

Non lo facciamo né per l’edizione ligure, né per quella piemontese.

Lo facciamo in segno di lutto e  di solidarietà con i morti di Genova, con il loro familiari e con tutti gli italiani che hanno sofferto insieme a loro.

Un piccolo gesto simbolico per far capire a tutti che noi giornalisti non siamo insensibili al dolore e quando ci vedete chiedere e fare domande o fotografie, mentre tutti piangono, non è vero che siamo insensibili: stiamo solo facendo il nostro lavoro.

Accantoniamo i sentimenti perché siamo costretti a farlo, ma sappiate che anche i giornalisti hanno un cuore e e una loro una sensibilità.


Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca