Questo è un articolo che mai avremmo voluto scrivere, ma abbiamo pensato che fosse giusto ricordare così, in maniera diversa da come hanno fatto altri, Stefano, bagnino presso la spiaggia principale di Diano Marina, dove lavorava da tempo.

Abbiamo riflettuto a lungo prima di scrivere questo articolo, poi abbiamo pensato che doveva essere ricordato in qualche modo, perché non si può morire così a 21 anni, e anche perché i funerali, non verranno fatti a Diano Marina, ma a Torino, martedì 28 agosto alle ore 16 direttamente nella  chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo a Torino Santena dove lui ha abitato per 18 anni.
La salma sarà poi  sepolta nel cimitero di Santena.

Volevamo che ci fosse traccia, nel giornale che forse più di altri rappresenta Diano Marina e i turisti che la frequentano, di un giovane che si è fatto apprezzare da tanta gente.

Già perché Stefano non era conosciuto solo dai dianesi, ma anche da moltissimi turisti che frequentavano i bagni Delfino e che avevano identificato in lui una brava persona, aperta e solare e che adesso non vedranno più.

Un bagnino non è mai qualcosa di insignificante, ma rappresenta qualcosa di unico: la gente si ferma, parla con lui, lo conosce, lo colloca come figura di riferimento.

La sua folta chioma bionda poi, era inconfondibile e non passava certo inosservato.

Stefano aveva 21 anni, abitava a Torino, ma appena maggiorenne decise di trasferirsi a Diano Marina per fare il bagnino durante la stagione estiva e altro nei restanti mesi dell’anno.

Ora non c’è più, è morto, portato via da questa società che non è capace di valorizzare pienamente le persone, che ne stritola i sentimenti fino a renderci tutti fragili di fonte ad un destino che non possiamo cambiare.

Non conoscevo personalmente Stefano, però lo vedevo spesso tutte le volte che dai bagni Nettuno mi recavo a passeggiare sul bagnasciuga, da questa parte, sulla spiaggia principale di Diano Marina.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze dai bagnanti e anche da alcuni colleghi, ma abbiamo deciso di non scrivere altro e di ricordarlo come ha fatto la persona a cui Stefano ha incaricato di curare il suo profilo Facebook nel caso fosse morto cioé pubblicando le immagini che vedete e la frase che capeggia in alto: “Speriamo che le persone che amano Stefano troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lui e la sua vita.”

Angelo Bottiroli