Brillante intervento dei carabinieri di Tortona che alla guida del maggiore Carlo Giordano (nella foto) sono riusciti ad individuare ed arrestare tutti i rapinatori che l’8 aprile 2015, alle ore 14.40 con cappuccio, occhiali da sole e sciarpa, (uno dei quali armato di pistola) fecero irruzione all’interno della Sala Bingo di Tortona, in via Arzani.

Il primo rapinatore armava la pistola e la puntava al cassiere per intimorirlo e gli intimava di consegnare il denaro presente nel cassetto mentre il secondo rapinatore si occupava dell’addetta alle pulizie, che terrorizzata tentava di nascondersi nei pressi delle slot-machines.

I due riuscivano a impossessarsi della somma in contanti di 10.000 euro e a darsi alla fuga a bordo di una Opel Astra condotta da un terzo complice che li stava attendendo in una piazza vicina.

Le indagini avviate dai militari del NOR di Tortona permettevano in breve tempo di individuare due dei tre rapinatori.

L’autista, identificato in KABASHI Besmir, albanese, allora 28enne, venne colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emesso dall’A.G. di Alessandria, poi eseguita dai Carabinieri di Tortona, che riuscivano a localizzarlo in un appartamento di Santa Maria della Versa, in provincia di Pavia.

Un secondo rapinatore era stato individuato nel cittadino albanese – già residente a Serravalle Scrivia – MUSTEQJIA Mirijan, il quale fino a pochi giorni prima della rapina era dipendente della stessa sala BINGO rapinata e che venne licenziato in quanto sorpreso dal titolare mentre sottraeva del denaro dagli uffici.

Le ricerche dei Carabinieri di Tortona avevano dato esito negativo ma quando è risultato che il latitante, per mantenere i contatti con i suoi conoscenti, tra cui il complice, utilizzava un’utenza telefonica rumena, hanno avuto nuova linfa.

In breve tempo i Carabinieri Tortonesi hanno raccolto altri elementi di rilevante interesse, fino a quando, nonostante la sua compagna cercasse di dissimularne la presenza in Romania affermando che si trovava in Inghilterra, è avvenuta la sua certa localizzazione nel villaggio di Gura Văii, piccolo centro di 6.000 abitanti, componente il distretto di Bacau, in Romania, appunto.

Tramite il centro di cooperazione di Orodea giungeva conferma dell’esattezza di tale localizzazione per cui, tramite la Procura della Repubblica di Alessandria, si richiedeva al GIP l’emissione del mandato d’arresto europeo, con il conseguente inserimento nel sistema SDI Schengen.

I primi tentativi di eseguire l’arresto non andavano a buon fine in quanto l’uomo, nei primi del mese di giugno, aveva lasciato la Romania dal valico stradale di Nadlac.

La notte del 31 luglio ultimo scorso, la polizia ungherese, allo stesso valico, rintracciava il rapinatore e lo dichiarava in arresto.

Concessa l’estradizione, MUSTEQJIA veniva tradotto in Italia, dove all’aeroporto di Fiumicino la Polaria gli notificava formalmente la misura cautelare in carcere e lo associava alla Casa Circondariale di Rebibbia.