Nel pomeriggio di ieri, 6 luglio, in Asti, ove l’uomo da qualche tempo si era trasferito presso l’abitazione della convivente, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale alessandrino, dott.ssa Luisa AVANZINO, nei confronti di Mauro TRAVERSO, 46enne, già noto alle FF.OO., figlio di Igina FABBRI. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sequestro di persona e omicidio, entrambi aggravati dall’aver commesso il fatto nei confronti di un ascendente, i reati contestati, il secondo dei quali prevede la possibilità della condanna alla pena dell’ergastolo.

È stato lui, secondo le risultanze delle indagini condotte dagli inquirenti che, coordinati dal Sost. Proc. della Procura di Alessandria, dott. Alessio RINALDI, hanno raccolto una rilevante mole di indizi plurimi, precisi e concordanti, a portare la madre nell’abitazione di Borgata Pessino di Arquata Scrivia sin dal 4 febbraio 2018 – e non dal giorno 5 come da lui sempre sostenuto – e a rinchiudervela dopo averla ammanettata ai polsi con delle fascette da elettricista, abbandonandola per due giorni in quella casa priva di energia elettrica e di riscaldamento, causandone così la morte per ipotermia.

TRAVERSO avrebbe mentito ripetutamente: sul momento in cui avrebbe accompagnato la madre in Borgata Pessino, sui suoi spostamenti del giorno 5 febbraio; sulla ricostruzione di quanto accaduto il giorno 6 febbraio prima del ritrovamento della madre; in merito al luogo di ritrovamento delle chiavi della casa di Borgata Pessino. Così come ha mentito al conoscente – lo stesso al quale una decina di giorni prima aveva chiesto di procurargli delle fascette da elettricista, successivamente riconosciute come dello stesso tipo e modello di quelle rinvenute ai polsi di Igina FABBRI – in ordine ai motivi per i quali il 6 febbraio gli aveva chiesto in prestito il furgone con il quale si era poi recato sul posto ove aveva rinvenuto la donna ormai agonizzante.

Determinanti per la ricostruzione del quadro accusatorio, i riscontri testimoniali e tecnici (analisi dei traffici telefonici e dei filmati tratti dai sistemi di videosorveglianza) acquisiti in questi mesi dagli inquirenti, che individuerebbero in Mauro TRAVERSO il responsabile della morte della madre.