La vincitrice del Premio Strega 2018 – la prima donna dopo quindici anni – arriva a Cervo per un’altra serata magica nel cuore del borgo, per scoprire i pensieri, i sogni, le idee nascoste tra le pagine del libro “stregato”. Parole e d emozioni sotto le stelle e guardando il mare dalla Piazza di San Giovanni.

Lunedì 9 luglio – ore 21.30 –   Helena Janeczek vincitrice del Premio Strega 2018 (proclamata a Roma giovedì 5 luglio) tornerà a Cervo sul meraviglioso Sagrato dei Corallini per svelare i segreti del libro protagonista dell’anno, La ragazza con la Leica, Guanda Editore.

 Il libro è la biografia di Gerda Taro e racconta la storia della fotografa con Robert Capa e quella della  generazione degli anni Trenta nella guerra civile spagnola.   “Ho scelto di raccontare la vita di Gerda perché è il simbolo di una donna libera e indipendente, che ha creduto nelle sue convinzioni”.

Un incontro speciale condotto da Dario Vergassola, comico “nostrano”, cantautore, conduttore televisivo noto nel mondo dello spettacolo per la sua satira irriverente e dissacrante, legato alla Liguria da un amore incondizionato e profondo.

Intermezzi musicali a cura del gruppo “Le grand Tango”: Luca Maggioni (viola) e Flaviano Braga (bandoneon).

Il Comune di Cervo donerà al vincitore del Premio Strega 2018 una un quadro creato per l’occasione dall’artista Pamela Luchitta. Una mostra dell’artista è allestita al Bastione di Mezzodì dal 1° al 10 luglio.

INTORNO A… CERVO TI STREGA

  • Lunedì 9 luglio – ore 16.30 – verrà inoltre inaugurata – presso la casa di Montepiano a Cervo – la targa dedicata ad Orsola Nemi ed Henry Furst. In questa occasione l’attore Franco La Sacra – direttore del Teatro dell’Albero di San Lorenzo al Mare – creerà un reading attingendo ai testi dei due scrittori.
  • Le Scarpe Rosse, simbolo dalla lotta contro il femminicidio, sarano presenti a Cervo ti Strega per ricordare le tante donne uccise. A cura di Zonta, associazione internazionale impegnata nel migliorare la condizione della donna, cui è affiliato lo Zonta Club di Imperia, presente sul territorio dal 1983.

 

Helena Janeczek, nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent’anni. Poetessa e scrittrice, ha esordito con la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), mentre ha scritto in italiano il suo primo romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), che racconta del viaggio compiuto ad Auschwitz insieme alla madre, che lì era stata prigioniera con il marito. È inoltre autrice dei romanzi Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa. Nel 2017 esce per Guanda La ragazza con la Leica, romanzo incentrato sulla fotografa Gerda Taro. È redattrice di «Nuovi Argomenti» e di «Nazione Indiana».

La ragazza con la Leica

Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l’amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l’irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt’altro motivo, a dare l’avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.

E visto che Cervo ti strega anche con la scuola, altri grandi protagonisti della serata saranno gli studenti lettori di cinque istituti superiori liguri che sono entrati a far parte della prestigiosa giuria nazionale del Premio Strega Giovani: l’Istituto Ruffini e il Liceo Vieusseux di Imperia, l’Istituto Aicardi e il Liceo Cassini di Sanremo, cui si aggiunge, quest’anno, il Liceo Aprosio di Ventimiglia. Gli unici istituti a rappresentare la Liguria nella prestigiosa giuria nazionale del Premio Strega Giovani 2018.

L’Istituto Superiore Ruffini, grazie ad un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, si occuperà inoltre dell’accoglienza, mentre gli addobbi floreali delle serate saranno curati dall’Istituto di Agraria a indirizzo Floricolo “D. Aicardi” di Sanremo; in piazza Alassio verrà allestito un punto vendita.

 

Al pubblico sarà offerto il ricettario stregato A tavola con lo Strega.

Non mancheranno i cocktail stregati e la tradizionale degustazione dei cioccolatini e del Liquore Strega.

 

Ingresso : euro 10. Prevendita Castello di Cervo, tel. 0183-406462/3

 

La biglietteria, allestita in Piazza Alassio, sarà aperta dalle ore 20.00 di lunedì 9 luglio.

 

Anche quest’anno, Cervo è “Città che legge”, riconoscimento ottenuto dal Centro per il Libro e la Lettura (Ministero dei Beni Culturali).

 

 

Da segnalare la collaborazione con Provincia di Imperia, Camera di Commercio, Banca Carige, Ministero dell’Istruzione di Imperia, Fratelli Carli, Istituto Ruffini di Imperia, Istituto Aicardi di Sanremo, Associazione Culturale Cumpagnia du Servu; e la convenzione con Fondazione Bellonci di Roma.