Quello che segue è un breve post su FB di Roberto Zitarosa, che abbiamo deciso di riprendere perché, in maniera molto concisa, spiega l’apprensione che può avere un genitore quando il proprio neonato o nipote sta male e – visto che praticamente l’ospedale di Tortona non ha più la Pediatria e neppure un pediatra disponibile H24 (prima era reperibile nelle ore notturne) – deve mettersi in macchina e fare diversi Km prima di raggiungere l’ospedale più vicino, con l’angoscia che possa succedere qualcosa e non arrivare in tempo.
In più – ma Zitarosa non lo dice – ‘è il problema degli autovelox, per cui non si può “andare a manetta” verso l’ospedale, ma per non incorrere in una multa salata si deve rispettare i limiti.
Curioso che tra le ipotesi scelte non sia stato preso in considerazione l’ospedale di Novi, quello i cui hanno trasferito la Pediatria di Tortona, ma ecco di seguito il suo racconto.


Tema: vivere a Tortona.
Svolgimento:
Vivere a Tortona in una notte di luglio 2018 con un bimbo di poco più di un mese che piange disperato e tu devi tirare la monetina per decidere se correre a Voghera o all’ospedaletto in Alessandria perché solo in quell’istante riesci a mettere a fuoco che praticamente la tua città, Tortona, non ha più l’ospedale… ha vinto Voghera perché è più facile da raggiungere da dove abito con la mia famiglia. Comunque tutto bene, risolto tutto. Il piccolo ringrazia la città di Voghera con la regione Lombardia, per aver assistito un tortonese.