La produzione del miele nel Ponente ligure, e soprattutto nel Golfo Dianese, rischia il tracollo a causa della vespa velutina.

La Vespa velutina, comunemente chiamata Calabrone asiatico, per distinguerla dalla Vespa orientalis nota come Calabrone orientale, costituisce una seria minaccia per tutta l’apicoltura italiana.

E’ un predatore la cui dieta è costituita in gran parte di api che caccia in prossimità dell’alveare. I danni non derivano solo dalle numerose bottinatrici predate ma anche dallo stress recato alla colonia che, sotto una continua predazione, azzera l’attività di volo e la deposizione delle uova, arrivando al collasso. La Vespa velutina è ormai diffusa in Liguria sulla riviera di ponente ed è stata individuata anche in Piemonte nella provincia di Cuneo, ma negli ultimi giorni la situazione sembra davvero peggiorata: soltanto oggi, martedì 24 luglio, i Vigili del fuoco sono intervenuti una decina di volte per rimuovere nidi e e debellare gli insetti e se si pensa che per due volte sono intervenuti a Diano Marina e San Bartolomeo al mare, si capisco quanto desti preoccupazione una situazione del genere.

Non soltanto perché ne vespe possono rappresentare un grosso pericolo per i soggetti allergici, ma perché diverse aziende agricole del Golfo Dianese,  fanno del miele un loro punto di forza.