La Polizia di Stato della provincia di Imperia arresta due passeur.

I dispositivi di sicurezza potenziati dal Questore di Imperia, dr. Capocasa e dal Direttore della 1^ Zona di Torino, dr. Raffaele Cavallo, mettevano a segno un ulteriore risultato eccezionale nella lotta all’immigrazione clandestina.

Un’operazione congiunta tra il Commissariato P.S. di Sanremo e la Polizia di Frontiera di Ventimiglia infatti, consentiva di individuare la via percorsa, ieri notte, da due stranieri che “trasportavano” un carico di uomini.

I fatti: durante una serie di controlli nei pressi della barriera autostradale, iniziati già intorno al tardo pomeriggio di ieri, l’attenzione   dei poliziotti, in abiti civili e   dislocati con 4 mezzi in punti “caldi” di passaggio per traffici illeciti, veniva attratta, intorno alle 01.15, dall’arrivo di un furgone Fiat Scudo proveniente dal centro di Ventimiglia, ma anche di un secondo mezzo, ovvero una Renault Megane, entrambi con targhe francesi e visibilmente sovraccarichi, a velocità pericolosamente sostenuta. In particolare il primo veniva bloccato nei pressi della barriera autostradale, mentre il secondo continuava la folle corsa, nonostante l’abile manovra effettuata da uno dei veicoli di servizio che veniva colpito ripetutamente e violentemente al fine di forzare il passaggio, ma riuscendo nell’intento di arrestare il mezzo. A questo punto il conducente si dava a una precipitosa e rischiosissima fuga scavalcando svariati guard-rail e terminando la corsa bloccato al centro della carreggiata, steso al suolo ed ammanettato dal Personale.

Come sospettato, nel vano posteriore del furgone, incastrati all’inverosimile tra le valigie, venivano scoperti 12 stranieri di svariate etnie che, stremati dalle condizioni disumane, cercavano di riprendere il regolare respiro. Nell’automobile, invece, erano ammassati addirittura 14 stranieri in condizioni degradanti per la dignità umana…anche all’interno del bagagliaio, messi inoltre in gran pericolo dalle manovre azzardate e repentine dell’autista.

Liberati e condotti in Ufficio, tutti sedicenti, dichiaravano di aver versato somme variabili dai 150 ai 180 euro ad una persona non meglio identificata, rimasta nella zona di “carico”. Al termine degli accertamenti, quindi, i “passeur”, identificati per U.A., cittadino pachistano di   anni 24, D.K.I., cittadino afgano di anni 25, venivano tratti in arresto e successivamente condotti al carcere di Imperia, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con le aggravanti del trattamento disumano, mentre i 26 malcapitati clandestini venivano rifocillati, identificati e fotosegnalati.