A Chi non lo ha ancora visto, suggeriamo di andarlo a  vedere per rendersi conto di quello che affermiamo.

Chi scrive è un grande appassionato della saga di Guerre Stellari, avendo visto il primo film del 1977 al cinema quindi fa un’analisi a ragion veduta.

La domanda che sorge spontanea dopo aver visto questo ultimo film della versione Disney di Star Wars è una: Ma gli sceneggiatori conosco la storia scritta da George Lucas e riportata nei primi 6 film?

Sembrerebbe di no.

E spieghiamo il motivo.

Verso al fine del film la (ex) fidanzata di Han Solo si collega con il visore al “capo” dei cattivi che guarda caso è un sith che guarda caso si abbassa il cappuccio e fa vedere il volto e clamorosamente chi é? Dart Maul!

Cosa?

Ma stiamo scherzando vero?

Darth Maul è stato ucciso con il corpo tranciato a metà nel primo film della serie (il quarto in ordine temporale): “Star Wars I – la minaccia fantasma” da Obi One Kenobi quando il maestro Jedi era ancora un Padawan ed avrà avuto si e no 30 anni. Il film “Solo” ipoteticamente è ambientato una decina di anni (massimo 20) prima che Han Solo incontra Luke Skywalker nella Taverna del pianeta  Tatoone quando Obi One Kenobi è vecchio e ad occhio e croce di anni ne avrà almeno 65-70.

Qualcosa non quadra: la presenza di Dark Maul non è temporalmente possibile.

Ma ammettiamo che lo fosse, che i protagonisti abbiamo un’ età di diversa da quella che dimostrano e che effettivamente il tempo in cui tutto si svolge sia effettivamente quello in cui già esisteva Dark Maul.

Se così fosse però, cosa c’entrano i cloni che si vedono in “Solo” cioé i guerrieri bianchi? Questi nascono nel secondo film della serie, Star Wars II – L’attacco dei cloni, molti anni dopo che Dart Maul è morto e Obi One Kenobi è già un maestro Jedi.

E poi cosa ci fa un Destroyer in un cunicolo poco più largo del Falcion quando sappiamo come sia piccolo il falcon quando entra nel

Sono le incongruenze più grandi del fil “Solo – a Star Wars Story” il quarto delle serie Disney che francamente la scia molto a desiderare e non ha nulla a che vedere con gli altri sei di Lucas.

La Disney a mio avviso ha modificato profondamente la saga di Star Wars che è diventata un’altra cosa. Diversa e molto.

I personaggi hanno molto meno spessore, la trama è arruffata e ci sono sempre troppe battaglie, una uguale all’altra.

I film sembrano tutti molti simili: con quasi le stesse scene e lo stesso cliché.  Quelle che era una saga di fantascienza per adulti è diventata una cosa da ragazzini.

Ieri dopo aver visto il film “Solo” a casa ho rivisto “Star Wars I – la minaccia fantasma” ed era tutto un’altro film: con poche selezionate battaglie, personaggi di spessore, battaglie epiche e tanto altro.

La differenza tra i film della Disney è anche nelle battaglie: Lucas non solo le centellinava ma la faceva svolgere in momenti diversi, intervallandola sapientemente le scene con quello che succedeva altrove.

Storie e personaggi erano molto meglio delineati, insomma tuta un’altra cosa.

Dei 4 film della Disney forse l’unico che – molto lontanamente – si avvicina ai 6 della Lucas è Rogue One, per il resto saimo di fronte ad un’altra storia, un’altra serie, altri film.

La saga di Star Wars, che poi altro non è che la storia di Anakyn SKylwalker si è conclusa con i 6 film di Lucas: quello che stiamo vedendo sugli schermi è tutta un’altra cosa: ben lontana e ben diversa dai 6 film di fantascienza più belli della storia della storia del cinema.

Faccio una proposta provocatoria: possiamo chiamarla in un altro modo? Così a leggere Star Wars mi piange il cuore.

Angelo Bottiroli