Il titolo (Il mondo di M) e i contenuti avrebbero dovuto essere chiari fin da subito e far capire che si trattava di un articolo ironico e provocatorio, ma il popolo di Facebook spesso legge frettolosamente il testo e commenta subito senza capire il senso di uno scritto.

Così, in tanti, hanno preso per “buono” QUESTO ARTICOLO provocatorio e in parte anche accusatorio, nei confronti di chi tace le notizie.  Così, un po’ su Facebook (e parliamo sempre di questo social perché è l’unico luogo dove i lettori possono commentare a caldo gli articoli sulla pagina del giornale….) e un po’ per email i tortonesi si sono risentiti.

In diversi hanno confermato che non è vero che Tortona sia la città più sicura al mondo (come abbiamo scritto in modo provocatorio), ma che ci sono furti, truffe e tante altre cose che non vanno.

Tra le varie email giunte in redazione ne pubblichiamo una significativa: “Buongiorno, dopo aver letto l’ articolo di cui all’ oggetto, devo dissentire, io ho subito un furto nell’ abitazione, la mia vicina è stata derubata due volte, una mia conoscente ha avuto un furto in abitazione, questo solo a persone a me vicine. Non sarà che molti non denunciano e quindi non appare niente? Io penso di sì. Ringrazio per il tempo che mi vorrete donare e saluto. MT”

Alle email giunte in redazione si aggiungono i numerosi commenti di persone su FB che confermano di aver subito furti e truffe, quindi come abbiamo sempre pensato, Tortona, come tutte le altre città del mondo, è preda di ladri, truffatori, rapinatori e banditi in genere.

A Tortona si verificano reati come altrove, ma quanti?

E quante persone vengono prese e denunciate dalle forze dell’ordine?

Com’è la sicurezza a Tortona?

Questi dati sono sconosciuti perché – come abbiamo scritto nell’articolo in questione – nessuno li divulga, mentre noi crediamo che le Forze dell’ordine in primis, debbano far conoscere pubblicamente la situazione perché i cittadini hanno diritto di sapere se la città in cui vivono sia sicura o meno.

E se non lo fanno le Forze dell’ordine dovrebbe farlo la politica, gli amministratori, i singoli cittadini.

Invece, a partire da questi ultimi, tutti stanno zitti, perché subire un furto viene visto quasi come una vergogna ed è meglio non far sapere.

Noi di Oggi Cronaca siamo trasparenti e combattiamo ogni  forma di omertà, sia essa evidente o meno. Ecco perché siamo contro questo modus operandi di nascondere le cose, di non dirle, di non divulgare neppure quando le Forze dell’ordine denunciano l’autore di qualche reato.

Noi crediamo che la gente, tutta la gente, debba essere informata su cosa fanno le forze dell’ordine. Non ci riferiamo alle singole persone autori dei reati, anche perché nome e cognome delle persone denunciate, per legge,  non si possono scrivere, però sarebbe giusto “descrivere” gli episodi, raccontando che Carabinieri, Polizia e Finanza e altre forze dell’ordine lavorano e tutelano la sicurezza dei cittadini, ma questo purtroppo non posiamo scriverlo perché come abbiamo scritto nell’articolo “incriminato” notizie sull’attività svolta dalla Forze dell’ordine a Tortona, ne arriva davvero poca.

E lanciamo un avviso ai nostri detrattori: poveri stupidi ignoranti, sappiate che il giornalismo al giorno d’oggi non è più come quello di una volta dove il cronista va a cercarsi le notizie. Questo può valere solo per la cronaca bianca e non per la nera: certi dati sono sensibili, i nomi delle persone vittima di furti, scippi, rapine, aggressioni, le persone oggetto di denuncia, incidente stradale o altro NON SI POSSONO PUBBLICARE e se qualcuno lo fa, viola la legge e può essere querelato.

Cari stupidi, poveri e ignoranti detrattori, sappiate che un fatto di cronaca nera può essere divulgato soltanto dalla vittima (che come abbiamo visto si bada bene dal raccontarlo) dalla Procura della Repubblica (che riceve la denuncia) oppure dalle Forze dell’ordine, per cui se nessuno di questi  tre lo rende noto,  il fatto in sé stesso, teoricamente, non esiste.

Ed è quello che succede a Tortona, perché ufficialmente, di notizie in questo campo, ne arrivano davvero poche.

Alla trasparenza si preferisce il silenzio ed é un peccato, ma questa è la città in cui viviamo: Tortona!

Angelo Bottiroli