La seduta del Consiglio comunale di martedì sera, a Tortona, si è distinta per la nutrita presenza di una cinquantina di commercianti che vi hanno preso parte perché era in discussione una mozione – che a dire il vero lascia il tempo che trova – sulla crisi del Commercio cittadino. Una mozione approvata all’unanimità – di cui riportiamo il testo in un altro articolo – che impegna il Comune ad attivare tutte le iniziative necessarie per rilanciare il Commercio Tortonese attivando anche un tavolo di confronto.

Premesso che la crisi del Commercio non è locale ma globale e per tanti motivi che non stiamo qui a spiegare, ieri sera, forse per la prima volta dall’insediamento della Giunta-Bardone, i Commercianti di Tortona hanno avuto l’opportunità di avere un faccia a faccia ravvicinato con l’assessore di riferimento Marcella Graziano, con la possibilità di proporre qualcosa di concreto.

Possibilità che hanno sprecato, dimostrando tutta l’incapacità di una categoria che sembra andare avanti a spanne senza un minimo di programmazione efficace.

Il sindaco Gianluca Bardone, infatti, dopo la discussione della mozione, molto democraticamente ha invitato tutti gli operatori commerciali ad una discussione aperta, vis a vis come si dice, con l’assessore Graziano da tenersi in sala Romita, al Piano superiore.

E così è stato: la cinquantina di commercianti si sono dati convegno con l’assessore Marcella Graziano e il dirigente del Commercio Claudio Bagnera, nella sala superiore, per oltre un’ora di confronto e qui è emersa – a nostro avviso – tutta la pochezza di idee dei presenti, che hanno saputo solo lamentarsi di una situazione che loro per primi non sanno, ma soprattutto non vogliono affrontare perché  quando è stato fatto loro notare che il Comune organizza tante manifestazioni e loro la domenica non aprono i negozi, ci è stato risposto che hanno diritto a riposarsi dopo una settimana  di lavoro.

E medici, infermieri, forze dell’ordine, di soccorso, giornalista, camerieri, cuochi e una marea di lavoratori, forse no?

E quando abbiamo replicato che possono tenere chiusi altri giorni ci hanno guardato in cagnesco e risposto male.

Non hanno saputo replicare al rilievo fatto da Bagnera (dirigente che francamente non stimiamo ma che ieri ha parlato davvero bene) sul fatto che in estate  aprono alle 15 e chiudono alle 19 meno dieci per correre a casa quando la città a quell’ora appena si anima…..

Commercianti che si sono lamentati perché la categoria a loro dire non li informa, ma quando Bagnera si è detto disponibile ad inviare email informandoli sulle manifestazioni del Comune nessuno ha replicato e quando più volte l’assessore Marcella Graziano ha chiesto loro di farsi avanti di dire specificatamente quali e quante manifestazioni vogliono che il Comune organizzi e se preferiscono che il Comune abbia come interlocutori l’Unione o altri soggetti, non hanno saputo rispondere nulla.

Commercianti che quando è stato detto loro che il Commercio è cambiato che internet e gli outlet hanno modificato il modo di vendere e comperare e che anche loro loro dovrebbero adeguarsi, non hanno proferito parola, arroccandosi sulle loro posizioni in una serata quasi surreale dove gli operatori presenti sono stati capaci solo a lamentarsi senza proporre uno straccio di idea positiva.

Commercianti tortonesi che hanno solo saputo lamentarsi e dopo lo sfogo si sono allontanati alla spicciolata senza concludere nulla.

Chissà magari andranno a casa soddisfatti dicendo fra sè o il giorno dopo agli altri commercianti assenti: “Dovevi esserci, ieri e sera gliele ho cantate forte  all’assessore, gliel’ho detto che andiamo male” crogiolandosi in una serata inutile, nell’ennesimo spreco di tempo per una categoria divisa, capace solo di criticare e di non fare alcuna proposta concreta.

Se il Commercio a Tortona va così male sorge il dubbio che una  parte di colpa sia anche la loro.

Angelo Bottiroli