Ma cosa sta diventando questa nazione????

Capotreno picchiato e derubato viene licenziato per razzismo

Trenord : aggredito dal passeggero immigrato, lo ha poi insultato

Col senno di poi è facile. Giordano Stagnati, 25 anni, 6 mesi di servizio come capotreno sulla tratta Cremona-Brescia di Trenord, sa di aver sbagliato per aver insultato con la frase «negro di m….» un passeggero senegalese che lo stava aggredendo per avergli contestato di essere senza biglietto. Ma non accetta la lettera di licenziamento che gli ha rifilato l’azienda per «comportamento non consono alla sua figura professionale». E per questo ha dato mandato al suo avvocato di ricorrere al tribunale: «Lo so che non avrei dovuto dirgli quella frase. Ma provate voi ad essere a terra mentre qualcuno vi tempesta di pugni. Ho perso la testa, ma sono finito all’ospedale per contusioni al polso e al bacino».

L’episodio è del 23 settembre. La lettera di licenziamento del 13 dicembre. Moussa Diatta, il senegalese senza biglietto, sarà processato a gennaio a Brescia per lesioni e per rapina del palmare di servizio del ferroviere. L’avvocato Massimiliano Cortellazzi che assiste il capotreno si augura il meglio: «Spero che dopo il nostro ricorso al giudice del lavoro Trenord torni sui suoi passi. Il licenziamento è eccessivo perché il capotreno si stava difendendo da una rapina». Anche Adriano Coscia del sindacato Orsa dei ferrovieri e capotreno di Trenord è a fianco del collega: «Provvedimento sproporzionato. Queste cose succedono perché i treni non sono sorvegliati e il nostro personale è da solo in balia di chiunque».

Come racconta Giordano Stagnati: «In sei mesi mi è capitato di tutto. Insulti da passeggeri italiani e stranieri senza biglietti. Mi hanno tirato addosso dell’acqua e una lattina di birra. Ci sono miei colleghi che nemmeno chiedono più il biglietto. Io sono stato istruito per fare bene il mio lavoro e questo ho fatto. Se quella persona sarà processata per rapina vuol dire che qualche ragione ce l’ho anch’io». Poi torna nuovamente su quell’insulto oggettivamente razzista: «E’ stata una brutta uscita. Ho perso il controllo. Ma bisogna trovarsi in quei momenti per capire come si trova una persona che sta cercando solo di fare il suo lavoro».

La Lega al Pirellone difende il capotreno: «Decisione folle». Il sindacato Orsa accusa Trenord: «Sui treni siamo da soli». Giordano Stagnati spera solo di tornare a fare il lavoro che ha sempre sognato: «Anche lo stipendio è buono. Ma uno non può rischiare di essere picchiato ogni volta che va al lavoro. Spesso ci troviamo davanti persone che non hanno nulla da perdere dove il biglietto è il loro ultimo problema. Lo diciamo da sempre che ci vuole più polizia ferroviaria. Se non c’è, queste sono le situazioni che si creano. E non mi aspettavo questa letterina di Natale che mi ha mandato Trenord».

Alessandro Condò