Dalle 7 del mattino fino alle 9 di sera: 14 ore senza’acqua, domenica a Diano Marina (ma anche negli altri centri del  Golfo Dianese) e il tutto mentre in città sono arrivati centinaia di surfisti e turisti per la manifestazione di Windsurf più importante d’Italia: Il Windfestival che celebrava l’apoteosi nella sua giornata conclusiva.

Sembra un paradosso: il Windfestival che invita gente da ogni parte d’Italia e  Diano Marina che si presenta senza acqua potabile, con diverse attività imprenditoriali costrette a fare i salti mortali per garantire alla meno peggio un servizio, andando a prendere l’acqua con le taniche nell’autobotte messa dal Comune nella piazza del Municipio.

E per fortuna che il Comune ci ha pensato, e ringraziamo l’Amministrazione comunale per averlo fatto, ma da Chiappori & C ci aspettiamo ben altro: ci aspettiamo che l’Amministrazione comunale si muova e come abbiamo scritto ieri in  QUESTO ARTICOLO  che i sindaci si sveglino ed inizino a pensare cosa si potrebbe fare di concreto per evitare altre situazioni analoghe.

“Il fenomeno sempre più frequente – dicono alcuni esponenti del Movimento Cinque stelle di Diano Marina – ha perso ogni connotato di straordinarietà. È immenso il disagio vissuto in caso di assenza improvvisa di erogazione idrica e ancor più intenso se l’economia locale è a vocazione turistica: il disagio arrecato si trasforma in men che non si dica in danno economico e danno d’immagine, amplificandone le infauste conseguenze.”

Ed è proprio questo il nocciolo della questione: non si può essere Comune turistico di elevato livello se mancano i servizi primari come l’erogazione dell’acqua.