Facciamo nostro un post pubblico di Mauro Bosticco di Imperia che trovate QUI perché merita, a nostro avviso, una maggiore risonanza:

 

Finito di lavorare corro in stazione e arrivato ai binari vedo un ragazzino, credo di nazionalità marocchina, che infradito ai piedi e zaino in spalla, ritengo contenente prodotti da vendere, guarda la vetrina della macchina di distribuzione cibi e bevande dopodiché infila la mano in tasca cercando monetine che possano permettergli di acquistare quanto di suo gradimento.

Mentre ancora fruga nelle tasche alla ricerca di monetine, che forse non gli permertono neanche di raggiungere l’importo richiesto, mi avvicino e gli chiedo cosa ha scelto e lui mi indica un pacchetto di patatine, un semplice pacchetto di patatine. Inserisco l’importo e gli consegno quel pacchetto di patatine, ricevendo in cambio un sorriso accompagnato da un grazie dopodiché gli chiedo la sua età e mi risponde: “quindici anni signore”, mi allontano e penso “già…l’età di mia figlia”.

Ora questo post non vuole essere un modo per far apprezzare un mio piccolo gesto di altruismo, ma più semplicemente voglio evidenziare come in un realtà sociale nella quale tutto è dovuto, chiedendo ancora di più di quanto già non si abbia, mi ha davvero emozionato quel “grazie” pronunciato con il sorriso e gli occhi felici di questo ragazzino sicuramente meno fortunato dei tanti che possono anche “permettersi” di sprecarlo il cibo e per questo hanno forse dimenticato la parola “grazie”. Dedicato a chi dimentica…

Mauro Bosticco