L’iniziativa, a Diano Marina, si è conclusa alcuni giorni fa, con l’ultima serata che testimoniamo nelle immagini scattate dal nostro fotografo, ma abbiamo atteso adesso per dare il giusto risalto a quella che è stata una grande iniziativa con un successo che per stessa ammissione degli organizzatori, è andato al di là di ogni rosea previsione.

Parliamo di “Diano Sottomarina” la rassegna voluta dal Comune di Diano Marina e organizzata dall’associazione “InfoRmare” che per nove sere, nei mesi di luglio e agosto ha richiamato migliaia di persone nella piazza del Comune dove gli esperti dell’associazione con l’aiuto di bellissimi filmati e immagini hanno spiegato ai tanti turisti e ai pochi residenti che non lo sapevano ancora, cosa si cela sotto i fondali del Golfo Dianese, cosa c’è al largo, ma anche vicino alla riva.

Hanno spiegato la conformazione marina e l’enorme patrimonio naturale che questo bellissimo specchio di acqua porta con sé e alimenta.

Le centinaia di sedie messe a disposizione non sono mai state sufficienti a soddisfare la richiesta e non soltanto nei momenti di maggior afflusso turistico, perché i rappresentanti del’associazione sono stati molto bravi ad informare il pubblico utilizzando una dialettica semplice e così accessibile che la gente rimaneva ammagliata dalle parole e dalle immagini, invidiando un pochino quei sub che riuscivano a vedere la bellezza dei fondali dianesi.

L’attività di “InfoRmare” però non si è limitata a “Diano Sottomarina” tra le varie iniziative nel corso dell’anno, grazie al supporto dei Lions di Diano Marina, Informare sta sviluppando un progetto scolastico, soprannominato “il gioco di Linneo”, che si svolge in collaborazione con la onlus accademica Reef Check Italia.

Il progetto vede i ragazzi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado coinvolti in un monitoraggio ambientale costiero, adottando una spiaggia. La raccolta dati avviene utilizzando strumenti e procedure standard che i biologi marini usano in tutto il mondo, Questo permette la raccolta di dati che, una volta inseriti dai ragazzi stessi all’interno di un database internazionale, sono a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo.

Con l’inizio dell’anno scolastico questa valida iniziativa riprenderà il suo cammino.

Parte del pubblico presente all’ultima serata

Lo schermo dove scorrono le immagini

Il folto pubblico visto dal fondo