L’Arcivescovo emerito della Chiesa Ambrosiana, il cardinale Dionigi Tettamanzi è morto questa mattina, sabato 5 agosto, a 83 anni a Villa Sacro Cuore di Triuggio, dove risiedeva da quando, nel 2011, aveva lasciato il governo pastorale della Diocesi di Milano. È proprio il Card. Scola in questo momento di dolore a farsi voce dalla Cattedra di Ambrogio:”La dipartita del cardinale Dionigi rappresenta una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto e per il suo servizio come esperto a Papi e alla Santa Sede, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti“. Anche la Congregazione Orionina lo ricorda con affetto e preghiere di suffragio. Tra i diversi luoghi dove ha donato la sua predicazione ricordiamo, ci dice Mogni Fabio, la sua presenza a Tortona nel cuore e centro della congregazione. “Amiamo Maria con il cuore di Don Orione” fu il titolo della sua omelia nel 2005 in occasione della festa della Madonna della Guardia e concluse proprio quella riflessione con questa richiesta alla Beata Vergine della Guardia : “Ti chiediamo allora un solo dono: quello di custodire la dignità e l’onore che Dio ci ha elargito, crescendo ogni giorno nella vita di grazia. Altro dono più grande di questo non possiamo desiderare. E necessità IMG_1966più urgente di questa, per noi e per gli altri, non c’è!“. Ritornò per due anni consecutivi ad onorare nel 2012 in Duomo il primo martire che portò la fede nella terra Tortonese, San Marziano e proprio in quel pomeriggio si recò in visita nei luoghi orionini ed in particolare dai bambini del Piccolo Cottolengo e successivamente nel 2013 in Santuario per la festa liturgica di San Luigi Orione definendolo “una figura che permane fresca e ancora ricca di significato per il nostro tempo“.  Il rettore don Vanoi commosso lo ricorda personalmente con questa testimonianza: “Un ricordo del cardinale Dionigi Tettamanzi. L’ho conosciuto bene da arcivescovo di Milano perché sono diventato parroco di San Benedetto nel 2002 e anche lui nel 2002 faceva il suo ingresso in Diocesi a Milano e venire in parrocchia subito nel 2003 per visitare il Piccolo Cottolengo e celebrare la Santa Messa con la comunità parrocchiale di San Benedetto. È tornato ancora per la visita pastorale della parrocchia e per altri incontri personali con lui quando ero decano e poi prefetto di porta. Che cosa mi ha colpito di lui: la sua semplicità, ma nel contempo la sua profondità; ha steso in quegli anni degli ottimi programmi pastorali andando al concreto . Non dimentichiamo poi la sua lettera alle coppie tettamanzi e vanoiferite cioè a quelle persone che in qualche modo vivevano una irregolarità nel loro matrimonio. Questa lettera che voleva arrivare al loro cuore e accompagnarli nella loro vita di fede. Quante volte parlò di missionarietà quello che dice Papa Francesco una Chiesa in uscita, una Chiesa che testimonia quello che in tutti questi piani pastorali il cardinale scrisse. Era legato alla nostra famiglia orionina anche perché sua sorella Gianna aveva sposato il fratello del nostro Don Francesco Melli. Conosceva bene la vita e il carisma di Don Orione in varie occasioni manifestò il suo apprezzamento per la congregazione e per quello che i confratelli operano nelle varie case nella diocesi di Milano”. Riposa in pace cardinale Dionigi  e con le parole del prefazio ambrosiano nella liturgia delle esequie per i vescovi vogliamo dire al Signore che “è nostro vivo desiderio che il tuo servo Dionigi venga annoverato nel regno celeste tra i santi pastori del tuo gregge e possa raggiungere la ricompensa di coloro con i quali ha condiviso fedelmente le fatiche della stessa missione“.

Fabio Mogni