Finite le passerelle dei politici e finiti gli slogan, all’ospedale di Tortona  restano liste d’attesa sempre più lunghe e meno servizi. Saitta e Chiamparino, appena qualche mese fa, avevano provato a spacciare l’ampliamento della sala d’attesa come una vittoria e l’inizio del “rilancio”. Si è trattato solo di un’operazione mediatica e l’avevamo denunciato a tempo debito.

I comunicati trionfali della Giunta PD non coincidono con i fatti concreti, che andavano e continuano ad andare nella direzione opposta. Non basta un annuncio per compensare il declassamento dell’ospedale deciso da Saitta nel 2014 e la conseguente soppressione delle strutture semplici di anestesia e rianimazione, day surgery, endoscopia, laboratorio analisi, oncologia, pneumologia e neuro psichiatria infantile.


Oggi arrivano ulteriori conferme anche dagli organi d’informazione. Si sarebbe allungata ad oltre 60 pazienti la lista d’attesa per chirurgia vascolare con sedute operatorie divenute quindicinali e mensili. A ciò s’aggiunge l’incognita sulla sorte di chirurgia il cui primario andrà in pensione nel giro di un anno ed al momento non sono ancora chiare le intenzioni dell’ASL.

Ai cittadini di Tortona consigliamo di non fidarsi delle promesse della Giunta, perché vengono puntualmente smentite dai fatti.

Fabrizio Dellachà – Danilo Bottiroli,

Consiglieri comunali M5S Tortona

Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte