Con il nuovo accordo triennale stipulato tra il Comune di Diano Marina e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera, si aprono nuove ed interessanti prospettive per lo sviluppo del museo dianese.

Il protocollo d’intesa, firmato tra le parti, presenta interessanti novità  che cercheremo di riassumere in maniera più succinta possibile.

Prima di entrare nel merito, però va ricordato che gli oneri relativi alla conduzione del Museo in tutte le sue componenti culturali, scientifiche, di ricerca, di conservazione ed espositive fanno carico all’Istituto, mentre il Comune si assume a carico diretto gli oneri relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili e relativi impianti, alla illuminazione, al riscaldamento, alle utenze energetiche, nonchè alla provvista delle nuove attrezzature e impianti e relativa manutenzione straordinaria.

La Direttrice del museo, Daniela Gandolfi, che appare particolarmente motivata in questa nuova conduzione viene identificata quale Responsabile Scientifico per un impegno non inferiore alle 6 ore settimanali, tali da garantire la piena funzionalità del Museo, che sarà affiancato da personale, altrettanto qualificato, per un orario settimanale non inferiore a 18 ore.

GLI OBIETTIVI DEL MUSEO

sono la raccolta, la catalogazione, lo studio, l’esposizione al pubblico di reperti archeologici derivanti da scavi sul territorio del comprensorio dianese, compreso tra Capo Cervo e Capo Berta e altre provenienze, che comprendono anche depositi temporanei.

In una visione del Museo quale struttura dinamica per la diffusione della cultura, l’Istituto curerà un costante contatto con gli ambienti culturali e scolastici onde assicurare alle iniziative della istituzione un elevato livello qualitativo secondo le sue migliori tradizioni rapportato alle esigenze ambientali locali; provvederà, inoltre, al costante aggiornamento ed arrichimento del Museo curandone la costante espansione e dotandolo di strutture tecniche e scientifiche atte a garantirne le attività di ricerca e didadattiche; ciò, ovviamente, nei limiti delle disponibilità del Bilancio.

Il Comune anche al di fuori delle attività di conduzione del Museo, potrà appoggiarsi all’Istituto per lo svolgimento di iniziative di carattere culturale e di ricerca in campo storico, archeologico, scientifico, ecc., assicurando di volta in volta adeguati finanziamenti.

STRUTTURA DEL MUSEO

La sezione Archeologica del museo è ordinata al piano secondo del Palazzo del Parco mentre  le sezioni Risorgimentale e Mineralogica del museo sono ordinate al piano terra del Palazzo del Parco.

Il laboratorio didattico è organizzato al piano terra dello stesso Palazzo del Parco, lato ovest  mentre  il deposito del Museo è collocato al piano interraro dello stesso Palazzo del Parco,.

Per incontri e visualizzazioni il Museo potrà utilizzare i servizi comuni con altre utilizzazioni culturali ed espositive dello stesso Palazzo.

Gli addetti al Museo fruiscono di un locale nel sottotetto, lato est dello stesso Palazzo del Parco, che verrà adibito a ufficio del Museo, individuato dall’Ammimistrazione Comunale con apposita delibera.