Nella tarda mattinata del 15 maggio, personale della Squadra Mobile della Questura, arrestava F.A., classe 1956, colto nella flagranza del delitto di estorsione, consumato poco prima in danno di P.G., classe 1968, artigiano alessandrino.

L’arrestato, già locatario di un alloggio di proprietà di P.G., sfrattato per morosità nei giorni scorsi, ha iniziato da quel momento a minacciare telefonicamente quest’ultimo e la sua famiglia, chiedendo del denaro per risarcirlo del “disturbo” provocatogli dallo sfratto.

Nella mattinata del 15 il P.G. decideva di sporgere denuncia nei suoi confronti e, contestualmente, il personale operante aveva modo di ascoltare due telefonate “in diretta”, verificando il tenore estorsivo delle richieste di denaro; veniva pertanto predisposta una consegna controllata della somma richiesta (3000 euro), che consentiva di arrestare in flagranza l’indagato, successivamente condotto nella locale Casa  Circondariale.

L’arresto veniva poi convalidato dal G.I.P. che disponeva la custodia cautelare in carcere dell’indagato.

 

Oltre all’arrestodi cui sopra, personale della Squadra mobile di Alessandria  il 16 ed il 17 maggio, dava esecuzione a due ordini di carcerazione, emessi dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di A.D.C.A., 27enne ecuadoriano, residente nel centro cittadino, che dovrà espiare la pena di mesi 5 e giorni 26 di arresto per il reato di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere, e nei confronti di B.M., 53enne rumeno, in Italia senza fissa dimora, che dovrà scontare mesi uno e giorni venticinque di reclusione per uso di atto falso.

Entrambi gli arrestati sono stati rinchiusi nella locale casa circondariale.