Un  incredibile episodio avvenuto nel cuore di Alessandria ha visto i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile intervenire e denunciare  per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato amministrativamente per atti contrari alla pubblica decenza un cittadino marocchino di 26 anni, senza fissa dimora, clandestino e pregiudicato.

L’uomo nel 2013 era stato espulso con accompagnamento alla frontiera di Malpensa ed era stato arrestato nel luglio 2016 per essere rientrato senza autorizzazione sul territorio nazionale. Una gazzella dell’Arma interveniva verso le 20.30 dell’11 maggio in via Gramsci dove uno straniero stava creando problemi ai condomini di uno stabile.

Giunti sul posto, i militari incontravano la donna che aveva richiesto l’intervento la quale raccontava che mentre usciva di casa   notava un maghrebino che orinava davanti alla porta di casa sua. Alle rimostranze della donna l’uomo sia allontanava, barcollando perché evidentemente ubriaco e insultando più volte la donna che lo aveva redarguito. Giungeva poco dopo sul posto il fidanzato della donna il quale interveniva facendo uscire l’uomo dallo stabile. Nel frattempo chiamavano il 112, segnalando che l’uomo stava andando verso i giardini pubblici, inveendo anche contro i passanti. I militari, accertato che l’uomo aveva sporcato il portone di casa della donna, si mettevano alla ricerca dell’uomo descritto in maniera molto precisa dalla coppia e poco dopo, nel passare in corso Crimea, notavano l’uomo nei pressi di un bar e lo bloccavano per identificarlo.

Ma lui, evidentemente ubriaco non forniva i documenti perché non ne era in possesso. All’improvviso, si divincolava e scappava di corsa in via Gramsci e poi in via Legnano dove veniva raggiunto dai militari che lo avevano inseguito per evitare che potesse fare del male a qualcuno. Fatto salire sull’auto di servizio, tirava dei calci dentro l’abitacolo del mezzo nel tentativo di rompere un vetro, senza riuscirci. Riusciva però ad orinare dentro l’auto di servizio, sporcandola vistosamente. Portato in caserma, veniva chiamato il personale del 118 perché l’uomo era in uno stato di agitazione difficile da controllare e veniva accompagnato in ospedale, dove continuava a tenere un atteggiamento aggressivo e non collaborativo soprattutto nei confronti del personale femminile del pronto soccorso, tentando nuovamente di liberarsi e scappare. Lo stesso veniva quindi bloccato su una barella con le fasce contenitive e successivamente sedato. Per quanto commesso, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato amministrativamente per atti contrari alla pubblica decenza.