I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Alessandria hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, in sostituzione del divieto di dimora ad Alessandria, Mohcine Miqoi, cittadino marocchino di 29 anni, pluripregiudicato. L’uomo in passato era stato arrestato più volte dai Carabinieri di Alessandria.

La prima volta dai Carabinieri della Stazione Cristo durante un’operazione antidroga portata a termine l’8 ottobre 2016 in un’abitazione del centro, quando era stato sorpreso con oltre 60 grammi di hashish in parte già confezionati per la vendita. Dopo l’arresto era stato scarcerato, ma era tornato a spacciare stupefacente ai giardini perché era stato arrestato nella mattinata del 14 marzo insieme a un connazionale dai militari del Nucleo Operativo per avere ceduto a un uomo hashish. Dopo averlo bloccato, i militari trovavano dell’altro stupefacente in un cespuglio dei giardini, dove i due erano stati visti andare a prelevare la droga da consegnare agli acquirenti. Dopo la convalida di questo arresto, gli veniva imposta la misura dell’obbligo di firma, ma anche tale misura non fermava l’attività di spaccio dell’uomo che nella tarda mattinata del 21 marzo veniva di nuovo sorpreso dai militari del Nucleo Operativo a spacciare hashish ai giardini.

In quella occasione, il 29enne era stato visto consegnare circa 4 grammi di hashish a un’acquirente e, quando i militari provavano a fermarlo, riusciva a saltare su una bicicletta e ad allontanarsi, ma poco dopo, sapendo di essere stato riconosciuto decideva di presentarsi in caserma dove veniva denunciato per detenzione e spaccio di stupefacente. Il GIP del Tribunale di Alessandria decideva quindi di applicare nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Alessandria. Ma i giorni seguenti, tra fine marzo e i primi di aprile, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri, che monitoravano con particolare attenzione la zona dei giardini antistanti la stazione ferroviaria, lo notavano più volte in quella zona, controllandolo anche all’interno di un’abitazione del centro dove era in compagnia di alcuni connazionali pregiudicati.

A seguito delle continue violazioni della misura, il GIP di Alessandria, ritenendo che l’uomo non desse più affidamento nel rispetto delle regole impostegli, in riforma della precedente decisione disponeva la revoca del divieto di dimora e la sostituzione con la misura della custodia cautelare in carcere. Alle 12.20 circa del 7 aprile veniva quindi sorpreso e bloccato sempre nei giardini antistanti la stazione ferroviaria e accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria.