Quello che vedete nella foto insieme al sindaco Diano Marina Giacomo Chiappori e al vice Cristiano Za Garibaldi ovviamente non è il Ministro Minniti, ma il presidente della Liguria Giovanni Toti.

Anche con lui gli amministratori dianesi si sono fermati   per confrontarsi sul grave problema dei migranti, che  è stato affrontato dal ministro Marco Minniti, ospite, oggi pomeriggio, venerdì 7 aprile alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Genova, nella centralissima via Fiume, per un incontro sul tema “Sicurezza e immigrazione”, organizzato da Anci Liguria.

Il Ministro ha avuto parole a prima vista solidali con i comuni dicendo che “Non possiamo scaricare sui sindaci il tema della sicurezza, ma possiamo costruire con loro una grande alleanza per una moderna idea di sicurezza nel nostro paese” ma non ha saputo rispondere alle parole chiare e alle richieste del sindaco di Diano Marina che ha preso la parola ed è salito sul palco.

Chiappori, dopo aver ricordato al Ministro che erano colleghi in parlamento,  è partito con l’affondo ribadendo ciò che sta chiedendo da tempo: una richiesta semplice semplice, a cui nessuno però è in grado di dare una risposta, se non quella di dare del razzista al Primo cittadino e a tutti coloro che la pensano come lui.

“Ho chiesto al Ministro – dice il primo cittadino di Diano Marina  – di avere numeri certi sull’arrivo dei migranti. Ho ribadito quello che vado chiedendo da tempo e anche alla Prefettura, e cioé di sapere quanti migranti dobbiamo ospitare: un numero preciso che sia quello e basta. Ho ribadito di fronte alla platea dei sindaci, le nostre preoccupazioni sui possibili effetti negativi e le ripercussioni che la presenza di queste persone potrebbe avere sul turismo. Noi siamo una città che vive sul turismo, di qui le nostre preoccupazioni.”

Una linea chiara ed inequivocabile che è stata appoggiata anche da altri Comuni liguri che hanno le stesse preoccupazioni di Diano Marina come Chiavari, Loano e molti altri.

Domande precise a cui vengono date risposte fumose da tutti.

Stavolta, però il primo cittadino di Diano Marina non si è fermato qui e ha fatto una proposta precisa al Ministro: “Ho ribadito a Minniti davanti agli altri sindaci – conclude Chiappori – che abbiamo l’intenzione di aiutare i migranti a trovare una sistemazione ma proprio evitare ripercussioni sul turismo oltre a numeri certi, chiediamo  di non sistemarli  in luoghi turistici. Volete darci 700, mille o più migranti? Fissate un numero e poi utilizzate i Comuni dell’entroterra, lontano dai centri turistici.”

Inutile dire che  le parole del sindaco di Diano Marina non hanno avuto riscontro: Minniti ha ribadito che è in corso un accordo con la Libia e da buon politico ha cercato di rabbonire i sindaci non allineati con l’accoglienza indiscriminata di migranti, come sta facendo qualcuno, ma di risposte certe alle precise, chiare e inequivocabili domande del sindaco di Diano Marina nemmeno l’ombra.