Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Ormai con tempi sempre piu’ ravvicinati si torna sull’argomento “sicurezza”.
Tortona e’ una citta’ sicura  oppure non piu’?
Troppo facile la risposta pero’ fermarsi al semplice “no” non risolve il problema ma neppure propone temi di discussione e confronto.
La sicurezza nel complesso e’ compromessa da tempo in generale ma attribuirne la causa al solo aumento, a dire il vero spesso incontrollato, nel numero dei rifugiati o extra comunitari o clandestini mi parrebbe semplicistico.
Tanti anni di crisi hanno prodotto anche poverta’ sempre piu’ diffusa ovunque con tutte le conseguenze del caso.
Perdita del lavoro per un numero crescente di persone, altissima disoccupazione giovanile, perdita di risorse destinate alla sicurezza , alla sanita’  ed al sociale hanno abbassato il livello di poverta’ per cui i problemi sono aumentati a dismisura.
Detto questo pero’ occorre anche chiedersi se gli interventi dello Stato, Regioni, Province (per i soldi da spendere esistono eccome) e Comuni atti a recuperare risorse attraverso il contenimento della spesa pubblica e dei costi della politica hanno prodotto o meno effetti concreti.  Io personalmente ritengo che molto si parla di risparmi ma la sostanza  e’ che altrettanto spesso si dice che mancano le risorse. Quindi, delle due l’una: o non si sono recuperate le risorse o lo si e’ fatto in modo limitato e/o si sono impiegate male. Questo a tutti i livelli, Comuni compresi.
Quanto alla credibilita’ delle Istituzioni cosa si e’ fatto per combattere la corruzione a tutti i livelli e l’evasione fiscale? L’Italia e’ a livello di paesi del terzo o quarto mondo da almeno un decennio per cui o si e’ fatto poco o  non si e’ fatto quasi nulla.
Inutile fare discorsi che non rispecchiano la realta’.
Poi mi domando se le poche risorse, umane ed economiche, sono organizzate al meglio, ottimizzate si direbbe con una piu’ appropriata terminologia tecnica, oppure no?
Se a livello Comuni, anche per le forze destinate al controllo del territorio, si e’ fatto il possibile allora gli interlocutori da interpellare ufficialmente sono il Prefetto ed il Questore con un corredo di informazioni completo e minuzioso; incontestabile direi.
E’ indubbio che il Sindaco ha espresso piu’ volte la propria contrarieta’ su aspetti che riguardano la sicurezza di Tortona e del territorio ma occorre anche dire che il potere decisionale del Sindaco e’ limitato. Ed e’ su questo “limitato” che il Sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini cosa egli ha accettato e cosa gli e’ stato imposto e da chi.  Altrimenti cosa dobbiamo pensare?
Gli interventi massicci “una tantum” a cosa servono?  A poco ed i fatti lo dimostrano.
Chi delinque attende che passi l’ondata di controlli e poi ritorna consapevole che per altri 3/4 mesi trovera’ il terreno adatto a delinquere senza o quasi deterrenti.  Questa e’ la semplice logica delle cose; da sempre.
Io posso dire che a Novi, spesso anche al mattino, trovo nella via centrale due uomini appartenenti ai Carabinieri in congedo (ritengo) che pattugliano le vie del centro.  Poco? Forse, ma ci sono e la popolazione, a detta di un negoziante del centro, gradisce queste presenze.
A Tortona succede?  Io non ho, se non anni addietro al Santuario di corso Don Orione,  incontrato questo tipo di servizio ma puo’ anche essermi sfuggito naturalmente.
Poi un argomento che ritengo importante e’ l’informazione veicolata soprattutto alle categorie piu’ esposte, per truffe scippi ecc, che definirei nel nostro territorio quasi inesistente.  E mi riferisco all’informazione capillare e diretta non agli articoli di stampa.. Argomento sul quale ho ritenuto di intervenire in altre occasioni, confortato anche dal fatto che iniziative analoghe sono state attivate anche  in territori vicini a noi. Probabilmente non sono ritenute di interesse anche in presenza di fatti sempre piu’ numerosi che coinvolgono soprattutto gli anziani.
Cordialita’
Lettera Firmata