Percorrendo in senso orario le coste del Mediterraneo dall’Algeria al Libano, si può notare come una buona parte di esse sia prossima a rilievi montuosi, che frequentemente innalzano cime prossime o superiori ai 2.000 m, ad una distanza di 50 km circa dal mare.

Montagne esposte a venti intensi e perturbazioni di varia provenienza, sulle quali durante il periodo invernale possono abbattersi copiose nevicate, mentre durante la stagione estiva possono originarsi anche violenti temporali. Una variegata gamma di condizioni meteorologico-ambientali, che ha fortemente condizionato l’adattamento di piante e animali, dotando queste montagne di una elevata biodiversità.

Proprio per una giusta valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale delle montagne mediterranee, la Commissione Centrale TAM (Tutela Ambiente Montano) del Club Alpino Italiano porta avanti il Progetto Medimont, articolato in diverse fasi:

a) presa di contatti con Aree Protette dell’areale mediterraneo, per evidenziarne le precipue caratteristiche naturalistico-ambientali, le emergenze storico-antropologiche, le forme di gestione e di pubblica fruizione;

b) promozione di incontri mirati su tematiche comuni;

c) scambio di conoscenze in merito a studi sul valore della biodiversità delle aree coinvolte;

d) sperimentazione di sistemi innovativi di promozione e valorizzazione dei territori basati sulla diffusione della conoscenza del valore della biodiversità e delle funzioni da essa svolte;

e) realizzazione di itinerari di valorizzazione e conoscenza del patrimonio peculiare delle aree coinvolte.

Fra i soggetti aderenti figurano il nostro Parco Alpi Liguri, l’Università della Corsica, due parchi nazionali della Grecia e numerose aree protette del Sud Italia.

Info: http://www.cai-tam.it/progetti-medimont