Alla fine aveva ragione il sindaco Giacomo Chiappori ad inserire nel suo programma elettorale la realizzazione di un Centro Congressi.

L’ultimo episodio avvenuto l’altra sera, infatti, conferma che Diano Marina ha bisogno di una sala polivalente di una certa capienza   che oggi non possiede in grado di poter ospitare manifestazioni come il concerto dell’ensemble femminile Le Muse, senza che decine di persone rimangano fuori per mancanza di spazio.

Questo infatti è avvenuto lunedì pomeriggio in città, perché la sala consiliare in cui si teneva il concerto è risultata troppo piccola.

Il livello artistico dell’esibizione e la pubblicità dell’evento hanno attirato centinaia e centinaia di persone, ma la capienza della sala era di gran lunga inferiore al numero di coloro che volevano assistere al concerto. E così molte persone, per lo più turisti in vacanza nel Dianese, sono rimaste fuori senza potersi godere lo spettacolo.

La sala consiliare può contener al massimo 150, forse 170 persone non di più e stiamo parlando del luogo forse di maggior capienza sul territorio comunale insieme alla sala “Don Piana” in via Rossignoli 21.

Diano Marina ha bisogno di una sala polivalente dove poter allestire manifestazioni che richiamano centinaia di persone. Una luogo che un Comune così importante come Diano marina che richiama tantissimi turisti e mira ad ampliare l’offerta non solo nei mesi estivi, non può non avere.

Una soluzione potrebbe arrivare dal progetto di realizzare un Auditorium inserito nel programma elettorale, un progetto che il sindaco Chiappori conferma di voler realizzare: “E’ previsto nel nostro programma elettorale – dice il primo cittadino – e non era una boutade, ma ci stiamo lavorando. Ho già individuato il luogo in cui potrebbe sorgere, ma non intendo svelarlo adesso. Dico solo che stiamo lavorando al progetto non solo sull’individuazione del luogo ma anche in tutti gli altri aspetti. E’ un progetto che intendiamo far partire perché Diano Marina ha bisogno di una struttura come questa. E’ impensabile che una città come la nostra non disponga di una spazio coperto di ampie dimensioni. Un centro congressi che all’occorrenza può essere utilizzato in diversi modi.”