La “colpa” è degli aghi di pino che sono disseminati nel sottobosco: ce ne sono a tonnellate, per cui è sufficiente una scintilla affinché tutto riprenda a bruciare. Ed è facile perché il vento che soffia in continuazione alimenta la brace che si trasforma in fuoco.

Ecco spiegato il motivo per cui da sabato scorso, in continuazione, l’incendio viene spento dai Vigili del Fuoco e dalla protezione civile e poi riprende, poi viene spento e riprende.

Come abbiamo preannunciato ieri sera non è stata una notte semplice per i numerosi operatori che sono il posto perché le fiamme si sono avvicinate pericolosamente alle abitazioni, ma sono state prontamente allontanate. Nessuno è stato evacuato ma non è stata una notte facile per chi abita a breve distanza dall’incendio e sta vivendo con apprensione quanto accade.

“La situazione è sotto controllo.” Questo continuano a ripetere al comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Imperia che si stanno veramente prodigando in tutti i modi per debellare questo incendio senza fine.

Oggi, non appena la visibilità lo consentirà nella zona arriveranno elicotteri e canadair e getteranno tonnellate di acqua sul fuoco con la speranza di debellare definitivamente questo vero e proprio flagello, ma fintanto che il vento continuerà a spirare le probabilità che l’incendio riprenda sono molto alte.

Intanto, in provincia di Imperia si sono verificati anche altri incendi di bosco, come se le previsioni funeste della Regione Liguria suonassero un po’ come una centuria di Nostradamus: fiamme si sono verificate un po’ dovunque e precisamente zone vicine a Borgomaro, Prelà, Pantasina, Monte Acquarone, Aquila e Borghetto d’Arroscia, Ville San pietro e altre località, ma per fortuna tutte in zone dove non ci sono abitazioni e comunque nulla a confronto di quello che sta accadendo a Cervo.