Nessun rifiuto all’ex cava Montemerla alla periferia della città. Lo ribadisce a gran voce il sidnaco di Tortona Gianluca Bardone in merito allo stoccaggio del materiale di scavo proveniente dai cantieri del Terzo Valico dei Giovi nelle cave del territorio.

Il primo cittadino ha nuovamente e fermamente ribadito la contrarietà all’utilizzo della Cascina Montemerla, che invece COCIV, società appaltatrice dei lavori, avrebbe previsto nel Piano di Reperimento del materiale litoide.

 

Aldilà delle recenti notizie di cronaca giudiziaria riguardanti dirigenti e funzionari COCIV, che hanno spinto i Sindaci dei territori interessati dall’opera a chiedere un intervento del Governo a garanzia della legalità nelle procedure di realizzazione dei lavori del Terzo Valico, ciò che preoccupa maggiormente il Sindaco di Tortona sono gli aspetti ambientali e di tutela della salute della popolazione.

 

A tal proposito il Sindaco Bardone sottolinea ancora una volta che la sua posizione di contrarietà all’utilizzo della cava Montemerla è dovuto al fatto che il sito è nelle vicinanze del più importante centro commerciale di Tortona, che a sua volta insiste in uno dei quartieri residenziali più popolosi dell’intera città, già interessata da recenti esondazioni del vicino torrente Grue.

Cociv inoltre avrebbe voluto conferire in tale sito una quantità di materiale pari a oltre un milione di metri cubi, per cui sarebbe necessario il transito di decine di migliaia di camion, il che rappresenterebbe un danno dal punto di vista viabilistico ed ambientale, oltre che un gravissimo rischio, in quanto non vi sarebbe garanzia di poter esercitare i necessari controlli da parte degli organi di vigilanza pubblici (ARPA e ASL) su un numero così elevato di viaggi.

 

Il fatto che, da un lato gli organi di vigilanza non possano, per ovvi motivi organizzativi e di dotazione organica garantire il controllo sulla globalità del materiale conferito, dall’altro che il regime di autocontrollo venga esercitato da un soggetto che, a più riprese ha dimostrato, come i fatti di cronaca giudiziaria testimoniano, almeno in alcuni suoi esponenti, anche autorevoli, di non essere interlocutore affidabile fa sì che l’Amministrazione Comunale sia costretta ad adottare il principio di precauzione anche per le altre eventuali cave previste sul territorio comunale nel Piano, elaborato da COCIV stesso.

 

Se da una lato si interrompono i rapporti con COCIV, viene invece confermata da parte del Sindaco Gianluca Bardone piena fiducia nell’attività svolta dal Commissario Ministeriale Iolanda Romano, che ha avviato un processo partecipato con i Sindaci e con le realtà locali.

L’Amministrazione Comunale intende proseguire inoltre il dialogo costruttivo con RFI, con l’obiettivo primario di rilanciare la logistica tortonese e assicurare prospettive di sviluppo alla realtà economica produttiva del territorio.