Dopo Diano Marina e San Bartolomeo al mare, anche il terzo Comune del Golfo Dianese, per numero di abitanti, Diano Castello, risponde “picche” alla richiesta del prefetto di Imperia di ospitare profughi e migranti.

Stavolta a farlo è il sindaco  di Diano Castello Romano Damonte e la sua è una posizione molto importante, perché proprio sul territorio comunale di Diano Castello si trova l’ex caserma Camandone, da molti indicata come possibile luogo per ospitare un maxi centro di profughi e immigrati. Ce ne starebbero a centinaia una volta debitamente  ristrutturata, ma il primo cittadino mette subito le mani avanti: “Nel Comune di Diano Castello – dice Romano Damonte – non ci sono immobili adeguati  e l’ex caserma Camandone  non è in condizioni di ricevere ospiti. Inoltre si tratta di un immobile di proprietà privata già oggetto di un articolato progetto per il quale è stato avviato l’iter che prevede la realizzazione di una struttura multifunzionale adibita a molti scopi.”

Nell’ex caserma, infatti sono previsti spazi per aziende locali, ma anche strutture ricettive, aree verdi, giardini  e uno spazio pubblico dedicato alla valorizzazione della zona.

“L’ex caserma nei nostri obiettivi – conclude il primo cittadino – rappresenterà un volano per il turismo. Molte aziende della zona vivono di turismo e noi siamo un comune turistico e abbiamo necessità di vivere di turismo, non di profughi.”

La palazzina comando dell'ex caserma Camandone

La palazzina comando dell’ex caserma Camandone

Una parte della ex caserma vista dall'alto

Una parte della ex caserma vista dall’alto