Direttore, nel salutarLa Le chiedo di omettere il mio nome.


Leggo delle truffe, portate a termine in una casistica sempre piu’ varia e complessa, in danno perlopiu’ delle persone piu’ indifese ed anziane, ma non solo naturalmente, e vorrei esprimere il mio punto di vista.
Le carenze legislative in materia sono evidenti, sono considerati reati minori nella maggior parte dei casi, come e’ evidente il grave danno psicologico che vivono le persone coinvolte proprio perche’ spesso sono sole ed indifese oltreche avanti negli anni.
Detto questo, pur riconoscendo che periodicamente i Responsabili della sicurezza ritornano sull’argomento “attenzione”, troverei piu’ rispondente alle necessita’ della collettivita’ una comunicazione piu’ capillare.
Piu’ capillare con particolare riguardo a quella categoria di persone che piu’ di altre e’ suo malgrado coinvolta in fatti di questo genere.
Piu’ capillare come?
Io ritengo che intrattenere le persone all’inizio od alla fine delle Sante Messe, concordando tale necessita’ con la gerarchia della Chiesa locale o nei dei luoghi di ritrovo (centri anziani ad esempio), con pochi e precisi suggerimenti, trasmessi da quegli esponenti delle forze dell’ordine che gli anziani in particolare  incontrano piu’ spesso girando per le vie dei loro paesi o della loro citta’, oltre che un promemoria con i numeri telefonici di pronto intervento catturerebbero l’attenzione meglio delle pagine dei giornali locali o del web.
Mi par di ricordare che nella vicina Arquata o Serravalle sia stata attuata una iniziativa del genere qualche mese fa; se la memoria non mi inganna naturalmente. I risultati dovrebbero pero’ essere verificati con i Responsabili della sicurezza di quelle citta’.
Cordiali saluti.
Lettera Firmata