Nella giornata di ieri, in seguito alle segnalazioni pervenute dagli abitanti della zona circa la presenza, nelle campagne del comune di Pareto (AL), di un soggetto che deteneva in condizioni a dir poco precarie un gran numero di cani di razza beagle, i Carabinieri della Stazione di Spigno Monferrato, coadiuvati da personale dell’ENPA e del servizio veterinario dell’ASL di Alessandria, hanno fatto irruzione in un podere sito in quella località Cascine n. 8

Al suo interno i militari, dopo aver identificato D.O.D.O.D., medico chirurgo 35enne di nazionalità peruviana, residente a Genova, che è risultato aver preso in affitto la proprietà da un abitante del luogo, hanno avuto modo di riscontrare l’effettiva presenza di ben 65 beagle – molti dei quali incinta di altri cuccioli – e di 21 anatre, rinchiusi all’interno di diversi recinti ma anche stipati dentro angustie gabbie, in condizioni igieniche palesemente precarie.

Inoltre, sul retro dei recinti gli operanti hanno visto un grosso bidone dal quale usciva del fumo. Al suo interno, vi erano diverse carcasse di cani solo parzialmente bruciate.

Come se quanto rinvenuto non fosse già sufficientemente raccapricciante, i militari hanno notato che all’interno dei recinti in cui si trovavano numerosi beagle vi erano ammassi di piume e resti di anatre, a testimonianza – come poi confermato dalle prime risultanze investigative – di come le anatre venissero allevate dall’uomo proprio per essere date in pasto ai cani.

Alla luce di quanto riscontrato, il personale del servizio veterinario della ASL ha provveduto nell’immediatezza a repertare le carcasse degli animali per effettuare le analisi del caso volte anche ad accertare le cause della loro morte, mentre il personale dell’ENPA si è subito attivato per cercare di trovare una idonea sistemazione per gli animali. I cani, la maggior parte dei quali è risultata sprovvista di microchip e che proprio durante le operazioni sono aumentati in un sol colpo di ben 7 unità a seguito del parto di una delle cagne incinta, sono stati sistemati presso l’Associazione Tutela Animali di questa via Pavia, che ne ha accolti 60 tra i quali i 7 cuccioli appena nati, e presso l’Associazione Ba Bau di Masio, ove hanno trovato posto gli altri 12. Le anatre, invece, ed 1 gallo sono stati affidati all’ENPA di Acqui Terme.

Il giovane medico peruviano, accompagnato in caserma, è stato denunciato alla competente A.G. in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamento e uccisione di animali, nonché di svariate violazioni amministrative correlate, tra l’altro, all’esercizio abusivo dell’attività di allevamento di animali, per il quale è risultato non aver altresì ottemperato all’ordinanza emessa nei suoi confronti proprio dal sindaco di Pareto, che gli è valsa la denuncia all’A.G. anche per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

Le indagini proseguono al fine di accertare quali fossero, in realtà, le finalità dell’allevamento e la destinazione ultima dei beagle, animali notoriamente utilizzati anche per le sperimentazioni scientifiche.