Ha riscosso un grande successo la mostra “Muri a fumetti” che Fabrizio Falchetto, coadiuvato da Giovanna Franzin, ha allestito in una sala di Palazzo Guagnini a Pontecurone in occasione della nona edizione della fortunata manifestazione pontecuronese “Autunniamo”. In linea con il tema di quest’anno Falchetto ha proposto fotografie ed opere che hanno avuto come filo conduttore l’arte di strada e i graffiti sui muri.

ominoFin dai tempi antichi gli uomini hanno usato le pareti cittadine, in modo più o meno legale, per lasciare testimonianze e messaggi in forma di semplici scritte, disegni o vere e proprie opere d’arte come nel caso della Street Art che sta caratterizzando molta parte dell’arte contemporanea.

Con la sua macchina fotografica Fabrizio Falchetto ha immortalato alcuni particolari di muri, per dimostrare come lo sguardo dell’artista possa valorizzare anche un semplice dettaglio, che altrimenti passerebbe inosservato, e possa estrapolare da un angolo di degrado urbano un elemento apparentemente insignificante per valorizzarlo artisticamente inglobandolo nelle sue opere recenti, appartenenti al filone che Falchetto ama definire della Social Art e che va oltre alla Street Art.  Si tratta, infatti, di un’operazione atta a riqualificare tracce di autori anonimi, inconsapevoli o volutamente imbrattatori delle nostre città, o reinterpretare immagini di writer più conosciuti, per creare – con una commistione con le arti della pittura, scultura e poesia – lavori originali e potenti dal punto di vista visivo, in cui Falchetto ci insegna ad osservare con maggiore attenzione e riflessione il mondo che ci circonda per cercare, come si prefiggono gli Artisti, di farlo più bello, guidati dalla mediazione efficace del suo inconfondibile omino di carta.

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