I militari dell’Aliquota Operativa di Acqui Terme ed i militari della Stazione di Rivalta Bormida hanno nei giorni scorsi tratto in arresto CESARCO Maurizio, 37enne di Morsasco, con l’accusa di Sequestro di persona. Contestualmente la compagna, R.R classe 1986, è stata deferita in stato di libertà con la medesima accusa.

I fatti hanno avuto origine da un presunto credito che il CESARCO riteneva di vantare nei confronti dell’ex datore di lavoro. Si trattava di una situazione che andava avanti da tempo e che il datore di lavoro riteneva di aver sanato pagando quanto spettava ma il CESARCO evidentemente non era stato dello stesso avviso.

Così mercoledi scorso, il CESARCO ha, forse casualmente, incontrato il proprio datore di lavoro lungo una strada comunale a bordo del proprio trattore, e sempre secondo l’accusa lo ha minacciato con un coltello alla gola obbligandolo dapprima a portare il trattore a casa sua (quasi quale “garanzia”) e poi recandosi assieme nell’abitazione della vittima dove, con minacce verbali di morte, ha obbligato la figlia della vittima a trovare la somma di € 1700, ritenuta congrua per estinguere il debito stesso.

Contestualmente il CESARCO, secondo i carabinieri, sempre mediante minacce, ha riportato il proprio datore di lavoro nella sua abitazione, impedendogli di andarsene fino a quando la figlia non avesse portato i soldi per “liberarlo”. Durante queste due ore di attesa, il CESARCO e la compagna, perfettamente a conoscenza dei fatti, hanno continuato a riempire di minacce l’uomo, terrorizzandolo e facendolo sentire in pericolo per la propria incolumità.

La figlia della vittima, invece di cercare la somma è andata a chiamare immediatamente i Carabinieri spiegando loro la storia e chiedendo aiuto. I militari dell’Aliquota Operativa e della Stazione di Rivalta, dopo aver tranquillizzato la ragazza e compresi i fatti, si sono quindi organizzati circondando l’abitazione del CESARCO e, approfittando di una porta lasciata incustodita, entrando all’interno. Qui hanno trovato la vittima in lacrime ed i due aguzzini.

Ricostruita tutta la vicenda, per il CESARCO si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Alessandria mentre per R.R. è scattato il solo deferimento vista la posizione più lieve avuta nella vicenda.

La vittima, condotta per accertamenti presso il Pronto Soccorso di Acqui Terme è stata poi dimessa con alcuni giorni di prognosi per alcune contusioni e ferite superficiali provocate dal coltello appoggiato alla gola.