Martedì 31 maggio, presso il cinema Megaplex Stardust di Tortona, si è svolto il saggio musicale conclusivo delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria “G. Rodari” di Tortona. Lo spettacolo, intitolato “Il nostro canto libero: note d’autore per crescere insieme”, è stato un susseguirsi di pezzi celebri del repertorio cantautorale italiano: da Battisti a De Andrè, da Dalla a De Gregori.

I brani sono stati eseguiti con bravura ed entusiasmo da più di un centinaio di piccoli coristi, accompagnati da due musicisti in erba, Nicolò al pianoforte e Sara al flauto traverso, e diretti magistralmente da Enzo Consogno.

La bella serata è stata il frutto di un percorso di educazione alla vocalità, durato alcuni mesi, che lo stesso maestro Consogno ha realizzato insieme ai bambini, nell’ambito di un progetto in collaborazione con l’Associazione Paolo Perduca.

Per la Scuola Primaria “Rodari”, il saggio musicale di fine anno è diventato, ormai da alcuni anni, un appuntamento fisso: dalle rappresentazioni di operette musicali come “L’orto dei sogni” e “La voce rapita” del maestro Carlo Chiddemi ai canti della tradizione dialettale, dagli intramontabili successi dei Beatles con l’Associazione “La nota blu”alle canzoni d’autore.

Prima dello spettacolo la Prof.ssa Borghi della Scuola Secondaria “Luca Valenziano” ha premiato tre alunni delle classi quinte,Daniele Chiuta, Simone Ramazzina e Simone La Rocca per essersi distinti durante i Giochi Matematici.

All’evento erano presenti, oltre alle famiglie degli alunni e alle insegnanti, anche la Dott.ssa Anna Maria Bisio, Preside dell’I.C. Tortona A, di cui la Scuola “Rodari” fa parte, la Dott.ssa Marcella Graziano, Assessore alla Pubblica Istruzione, la Sig.ra Giovanna Rondonotti dell’Associazione Paolo Perduca, la Dott.ssa Manuela Marini, Direttrice della Biblioteca Civica e una rappresentanza del Piccolo Cottolengo di Tortona. Infatti, nel corso della serata, i bambini hanno ricordato un loro compagno di scuola, recentemente scomparso, che era ospite della struttura, dedicandogli una commovente poesia di Ghandi.