L’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia di Alessandria ha invitato gli studenti tortonesi degli Istituti superiori e delle Agenzie formative ad incontrarsi per un proficuo interscambio di idee e per un confronto sulle iniziative che nell’ambito del nostro territorio si stanno realizzando. Il Seminario che si è tenuto il 6 maggio nella sala della Fondazione CRT  aveva  l’obiettivo  di raccogliere idee, esigenze e  proposte  per il rinnovo della Legge Regionale in merito alle politiche giovanili ( 16/1995) , ormai datata,   e per indicare nuovi percorsi di progettazione  dove  sarà possibile investire nuove risorse.

Presenti al dibattito, oltre agli studenti del Marconi, del Peano,  del Santa Chiara e Casa di Carità, gli assessori Marcella Graziano, Gianluca Silvestri,  Ezio Balostro,  dell’Ufficio della Provincia di Alessandria  e Michelangelo Belletti  che ha animato la prima parte della mattinata, con un intervento “intrigante” e coinvolgente sulle potenzialità della adolescenza che nella nostra società,  si spinge ben oltre le soglie della pubertà.   Nella seconda parte  dell’incontro,  l’Intervento, utile e ben impostato, di Giulia Annibaletti de La Fenice, l’associazione che, in collaborazione con il Comune di Tortona , gestisce tutte le iniziative, incontri ed eventi allo Chalet-Castello. Il progetto Youth Hub, promosso dall’associazione, permette grandi opportunità ai ragazzi dai 16 ai 35 anni: si organizzano per tutto l’anno  scambi culturali internazionali ma anche esperienze più coinvolgenti come EVS, esperienze di formazione all’estero, il servizio civile organizzato non solo nei paesi della UE ma anche nei  paesi extra europei.  Grande l’attenzione e l’interesse in sala,  la mattinata si è conclusa  poi in un partecipato dibattito .

Gli studenti del Marconi riflettono  così sull’esperienza del seminario loro proposto. “L’adolescenza è un periodo di sconvolgimenti, ma anche di grande forza e possibilità da cogliere”. Questo è un po’ il riassunto dell’intervento   “Cambiamento Costante” tenuto da Michelangelo Belletti nella sala CRT di Tortona.Il mondo è un labirinto intricato e per un giovane è difficile destreggiarsi: si dicono tante brutte cose sull’adolescenza, ma questa è la “rinascita sociale”, perciò è sacra! La scienza ha dimostrato come tutta una serie di cambiamenti avvenga nel cervello, ma questi sono alla base dell’adulto del domani: non bisogna reprimerli, ma allenarli e incanalarli verso la direzione giusta.

Marco Botti di 4 AM, Meccanici,  scrive “questa conferenza è stata utilissima: ci ha insegnato come il Servizio Volontario Europeo e l’Erasmus + possano essere carte ben spendibili nel mondo del lavoro poiché è grazie a questi progetti che un giovane impara a essere autonomo e adattabile”. Il suo compagno di classe, Simone Repetto, aggiunge “l’incontro è stato molto interessante, soprattutto perché mi ha fatto scoprire molte possibilità di cui non avevo mai sentito parlare tra quelle che il Comune di Tortona e l’associazione La Fenice mettono a disposizione”. Forse non ce ne accorgiamo, ma siamo fortunati a essere in una città come Tortona, una piccola grande metropoli: pur essendo una cittadina di provincia, non mancano di certo le possibilità di “respirare aria internazionale”, e questa non è sempre una cosa scontata.

Francesca Cioccariello V AA Chimici.scrive: “Noi ragazzi del Marconi abbiamo partecipato con molto entusiasmo e interesse. Ci sono stati dati una serie di consigli: la nostra energia può cambiare le situazioni, lo insegnano la storia e l’esperienza… ci servono però degli adulti “veri” che non ci facciano sconti e non ci permettano di tradire le nostre possibilità.    Prima di tutto siamo noi stessi a dover tirar fuori la grinta: far cose improbabili, partire alla scoperta del mondo e leggere le vite degli altri sono un buon inizio.Ogni giorno dovremmo essere alla ricerca della nostra strada, e non adagiarci sugli allori credendo che la vita sia immutabile: cambiamo ogni giorno, perché mai dovremmo continuare a credere che non possiamo fare nulla per modificare il nostro destino?

Il mondo non è più confinato alla nostra città, com’era un tempo, perciò ognuno dovrebbe cercare la propria “identità globale”: se il mondo sta andando allo scatafascio, a causa degli esodi migratori per esempio, è perché non siamo abituati a confrontarci con gli altri. Ci stiamo muovendo su due fronti opposti: da una parte, i programmi che cercano di “costruire” i cittadini del mondo, dall’altra erigono barriere per evitare l’afflusso di nuove culture e idee. Le barriere però non ci porteranno lontano, ma ci renderanno sempre più piccoli. Dicono che l’erba del vicino sia sempre più verde… perché non andare a vedere?”

   Studenti delle classi 4AR-4AE-VAA  IIS Marconi