Le polemiche di un manipolo di utenti Facebook (un paio solo abbonati che hanno letto tutto l’articolo, gli altri solo il titolo perché non vogliono pagare 1,60 euro al mese)  che hanno criticato pesantemente  Oggi Cronaca sulla pagina Facebook del giornale per un titolo che abbiamo fatto sul secondo articolo del 59enne deceduto in moto (abbiamo scritto “Dopo essere stati primi a dare la notizia ecco i dettagli sulla morte del motociclista contro il muro) ci spingono a spiegare come funziona l’informazione oggi.

Premesso che chi posta i commenti, però, deve fare attenzione perché offendere su una bacheca di facebook é diffamazione a mezzo stampa, cioé reato penale (art 595 codice penale) e prevede la reclusione fino a due anni di carcere oltre ad una multa. Non lo diciamo noi ma anche una sentenza della cassazione (Cassazione penale, sez. I, sentenza 08/06/2015 n° 24431e) é sufficiente fare lo screen shot del commento che si ritiene offensivo e consegnarlo ad un’avvocato per avviare una causa e vincere facilmente e premesso che a Tortona c’é un giornale che da almeno 20 anni scrive “noi che abbiamo dato la notizia per primi e nessuno si é mai permesso di mettere in dubbio le parole del nostro collega, anche se non sempre é così, mentre lo abbiamo scritto noi una volta e siamo stati subissati di insulti, vi spieghiamo come funziona l’informazione oggi e lo scrive uno che fa il giornalista da 40 anni e sa come funzionava un tempo.

Purtroppo nel mondo di oggi con le persone sempre attaccate al telefonino, l’informazione é diventata forse uno schifo, nel senso che conta solo la velocità e non la qualità delle notizie e noi ne sappiamo qualcosa perché le notizie che trattano problemi importanti (e ne abbiamo pubblicate tante) come la mancanza di lavoro, le possibilità turistiche, come valorizzare Tortona, le mancanze degli amministratori  e tanto altro VENGONO QUASI SNOBBATE dalla gente.

I dati sulle visualizzazioni di articoli come questo sono molto bassi rispetto invece ad un fatto di cronaca, perché alla gente interessa questo e poco altro. Quando muore qualcuno le visite e le visualizzazioni schizzano, ma questo vale anche per le notizie che riguardano i fatti altrui.

Non i problemi locali, ma i fatti altrui e la cronaca.

E l’articolo deve essere messo SUBITO in rete, altrimenti il giornale perde di credibilità.

Una prova? Il 10 marzo scorso il capogruppo dei 5 stelle di Alessandria é stato arrestato: noi ci siamo presi qualche ora di tempo per valutare la notizia e soprattutto valutare cosa scrivere, ebbene l’attuale vice sindaco di Castelnuovo Scriva, Gianni Tagliani, attuale candidato sindaco, sula sau bacheca facebook scriveva testali parole:

“E’ sempre sul pezzo OGGICRONACA. News in tempo reale dalle 7 alle 24. Alle ore 18,34 quando anche il bollettino parrocchiale ha pubblicato la notizia del capogruppo del M5S che avrebbe rubato 100 euro OGGICRONACA è ancora senza news. Starà ricontando i profughi ospitati dalle suore cieche per vedere se sono 30 o 32. Se poi, malaugaratamente, fossero 31, preparatevi: notiziona!”

Come vedete la tempestività é tutto nell’informazione oggi.

Non solo ma il titolo deve colpire e così noi (giusto o sbagliato) abbiamo scelto quel titolo, perché la maggior parte delle notizie le avevamo già date un paio d’ore prima, verso le 21: mancava solo il nome e qualche dettaglio, ma come abbiamo scritto la gente é famelica, vuole sempre sapere di più, e vuole saperlo subito.

Forse avremo potuto anche evitarlo, ma a volte i titoli vengono di getto e comunque non sono mai inventati. Naturalmente all’interno dell’articolo non c’era assolutamente alcun richiamo nel fatto di aver è pubblicato per primi la notizia perché di fronte ad una persona morta improvvisamente non esiste fare a gare a chi arriva prima, ma questo chi ha insultato non poteva saperlo perché non ha letto l’articolo perché non é abbonato. Si é limitato a leggere il titolo e a criticare senza neppure conoscere i contenuto di ciò che criticava.

Per questo motivo abbiamo deciso di mettere questa spiegazione visibile a tutti, almeno così chi vuole criticare, almeno può farlo a ragion veduta.

Angelo Bottiroli