I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno arrestato per tentato furto aggravato K. E. A., cittadino marocchino di 35 anni, pluripregiudicato, clandestino sul territorio nazionale, già sottoposto le misure cautelari dell’obbligo di dimora ad Alessandria, dell’obbligo di firma e del divieto di uscire di casa dalle 21.00 alle 07.00. La pattuglia interveniva poco prima delle 19.00 del 6 aprile al Penny Market di viale Milite Ignoto perché il personale di vigilanza aveva fermato una persona che tentava di allontanarsi dal supermercato con della merce rubata. Giunti sul posto i militari infatti avevano modo di accertare che il 35enne era entrato nell’esercizio commerciale e aveva preso un cestino con cui aveva fatto il giro delle corsie, prendendo tre paia di scarpe e dei prodotti da bagno per un valore di oltre 90 euro circa.

Poi aveva posizionato il cestino nei pressi delle barriere che si trovano presso l’ingresso e che si aprono automaticamente quando entra qualche cliente. Facendo finta di niente, faceva il giro del supermercato e superava l’uscita senza acquisti, andando nei pressi dell’ingresso dove cercava di allungarsi per prendere il cestino che aveva preparato in precedenza, venendo però bloccato dall’addetto alla vigilanza che lo notava durante questo movimento. Una volta fermato, la refurtiva veniva interamente recuperata e restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre l’uomo veniva accompagnato in caserma dove veniva arrestato per tentato furto aggravato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma.

Veniva scarcerato nel pomeriggio del 7 aprile su disposizione del magistrato di turno. Il 35enne è peraltro ben noto ai militari di Piazza Vittorio Veneto e recentemente è stato attenzionato proprio dai Carabinieri della Compagnia perché riconosciuto come l’autore di numerosi furti commessi in diversi negozi di corso Roma. La tecnica che usa per questi furti è sempre la stessa. Sceglie negozi dove le casse si trovano in fondo al negozio o comunque lontane dall’ingresso in modo che il personale del negozio non abbia il tempo di intervenire. Lui giunge in bicicletta dalla vie laterali che conducono in corso Roma e, dopo avere lasciato la bicicletta, si dirige a piedi verso i negozi. Entra quindi nel negozio di volta in volta prescelto e prende quello che capita, ovvero camicie, giubbotti, pantaloni, maglie, portandone vie un buon numero. Alcune volte scappa senza preoccuparsi di far suonare le barriere antitaccheggio, altre volte esce facendo passare la merce sopra le barriere stesse in modo che non suonino. Salta in sella alla sua bicicletta e quando le commesse intervengono lui è ormai lontano. Però in base alle descrizioni fornite da tutte le commesse dei negozi derubati è stato possibile identificarlo proprio in K. E. A. con assoluta certezza anche in base alle individuazioni fotografiche. I furti da lui compiuti negli ultimi mesi sono stati parecchi. Infatti, il 28 febbraio aveva colpito da Tally Weijl dove aveva rubato diverse camicie per un valore di 100 euro, il 9 marzo aveva agito da Calliope dove si era impossessato di dieci paia di pantaloni per un valore di 300 euro, il 15 marzo colpiva il negozio Terranova rubando numerosi giubbotti ma questo non era che l’ultimo di ben undici furti subiti dal negozio da gennaio per un danno complessivo di oltre 1400 euro, il 25 marzo colpiva nel negozio Pimkie dove rubava tre giubbotti da donna per un valore di 90 euro e il 4 aprile colpiva nuovamente Tally Weijl dove rubava sette paia di jeans per un valore complessivo di 210 euro. I militari della Compagnia di Alessandria avevano anche organizzato per una settimana dei servizi in borghese per bloccare l’azione del ladro in orario serale, quando era solito colpire, ma in quel periodo il ladro non aveva mai agito forse perché aveva notato comunque la presenza dei militari visto che erano da lui ben conosciuti.

Il 15 marzo, comunque, dopo il furto commesso da Terranova, l’uomo era stato intercettato un’ora e mezza più tardi mentre tornava a casa e veniva eseguita una perquisizione domiciliare durante la quale venivano rinvenute numerose etichette di capi di abbigliamento rubati in precedenza, non potendo però i militari procedere in quel momento all’arresto perché ormai trascorsa la flagranza. Stessa cosa accadeva il 4 aprile, quando veniva intercettato e bloccato in via Treviso, un’ora dopo il furto commesso da Tally Weijl. In tutte queste circostanze l’uomo è stato sempre denunciato in stato di libertà, finendo però definitivamente in cella il pomeriggio del 6 aprile dopo l’ennesimo tentativo di furto, questa volta al Penny Market.