Quasi 38 mila controlli nell’ultima settimana, verifiche a terra e a bordo di 214 Regionali fra i più sensibili al fenomeno dell’evasione, individuate oltre 3mila persone non in regola, 741 biglietti venduti sui treni per un importo di 9mila 500 euro, 321 verbali di accertamento emessi per un importo di 70mila 400 euro.

È il bilancio dell’ultima settimana della sistematica attività antievasione condotta in Piemonte da Trenitalia Regionale e da Protezione Aziendale con il periodico supporto di un team nazionale di controllori. Una lotta senza tregua contro i “furbetti” per recuperare risorse e migliorare la qualità del viaggio di chi paga il biglietto.

 

Cinquanta agenti suddivisi in squadre hanno “setacciato” tutte le linee del Piemonte, concentrando l’attività sui treni e nelle fasce orarie a maggior rischio evasione. I pool costituiti da più persone hanno anche una funzione dissuasiva nei confronti di possibili reazioni aggressive. Ciò nonostante, per ben 23 volte è stato necessario richiedere l’intervento della Polizia Ferroviaria.

 

E se la percentuale media di irregolari riscontrata è stata dell’8%,  i controlli dell’ultima settimana hanno confermato differenze significative fra le varie linee.

 

Tassi più alti, con punte fino al 20% si sono registrati sulla Bardonecchia/Susa – Torino e sulla Novara – Alessandria. Intorno al 15% l’evasione sull’Alessandria – Piacenza e sulla Chivasso – Alessandria.  Tra le linee più virtuose la Santhià – Biella – Novara con un’evasione attestata al 6,7% e la Torino – Milano dove la percentuale di evasione scende al 5,7%. Su quest’ultima linea, ampiamente la più frequentata, i passeggeri controllati sono stati quasi 14mila e 800 quelli trovati non in regola.

 

Questo nuovo approccio al fenomeno dell’evasione punta a recuperare risorse finanziarie a beneficio della stragrande maggioranza dei viaggiatori, che paga il biglietto e l’abbonamento, e delle Regioni, cui compete l’onere di finanziare il servizio.

 

Infatti, sebbene i viaggiatori non in regola siano più numerosi sulle tratte brevi e al tasso medio di evasione, calcolato sulle persone, non corrisponda un’analoga percentuale di minori incassi, il recupero di risorse contribuirà comunque al proseguimento del percorso di ammodernamento e potenziamento della flotta regionale già avviato da Trenitalia. Risale allo scorso agosto il lancio di una gara nazionale del valore di oltre 4,5 miliardi di euro, che porterà sui binari italiani 500 nuovi treni per i pendolari.

 

 

Monica Valeri