Nei giorni scorsi il Sindaco del Comune di Casale Monferrato ha convocato una riunione per affrontare il tema dei trasporti ferroviari insieme ai sindaci del territorio, ai sindacati e ai rappresentanti delle associazioni. Alla presenza inoltre dei parlamentari Cristina Bargero e Daniele Borioli, del consigliere regionale Ravetti, del vice presidente della Provincia Angelo Muzio, di Angelo Marinoni dell’Associazione Ferrovie Piemontesi e della lista Casale Bene Comune, che aveva rivolto al sindaco una sollecitazione in proposito. È stato  chiesto il sostegno dei parlamentari affinché nelle sedi opportune sollevino il problema e sostengano le richieste del territorio. La novità importante di questo confronto è stata la volontà di agire unitariamente per definire un progetto operativo che – sulla base degli elementi enucleati – coinvolga fortemente il territorio in ogni sua componente.

 

Angelo Marinoni, tecnico dei trasporti di Associazione Ferrovie Piemontesi (AFP), ha illustrato ai presenti, con dovizia di particolari tecnici ed economici, le prospettive di riprestino della linea Casale-Mortara, cui sarebbe interessata Trenord, che già gestisce le linee Pavia-Vercelli e Pavia-Alessandria, ed il relativo cadenzamento dei treni utile a fornire un servizio funzionale per raggiungere Milano e i suoi aeroporti. La regione Piemonte, suggeriva Marinoni, dovrebbe inserire le linee nel “Contratto ponte” con Trenitalia, altrimenti diventerebbe problematico aspettare la gara che si prospetta a fine 2019.

 

Marinoni ha quindi suddiviso l’argomento per linea ferroviaria, ovvero:

– Casale-Vercelli, la cui riapertura è data per sicura dal senatore Borioli, che è in contatto con la Giunta. Con l’appoggio dell’onorevole Bargero, Borioli si adopererà per inserire questa tratta nel “Contratto di servizio ponte” e per la riapertura con orario dicembre 2016, nei  termini non di servizio navetta ma come asse Alessandria-Vercelli.

– Casale-Mortara: la premessa su questa tratta è che essa non è un affare della Lombardia, nonostante la prevalenza territoriale lombarda, perché la linea è in realtà parte della Asti-Mortara e di competenza della regione Piemonte. Se è vero che la città metropolitana di Milano e Trenord hanno interesse alla riattivazione di questo collegamento, è anche vero che Casale Monferrato ha diritto ad un collegamento ferroviario con Mortara, con Milano e con Pavia. Occorre quindi velocizzare lo scorporo e l’affidamento della tratta alla Lombardia e a Trenord.

 

Marinoni ha successivamente accennato anche alle altre linee, la Casale-Chivasso e l’Asti-Casale, posticipandone però l’esame ad un secondo  momento. Ciò che infine ha sottolineato il tecnico di AFP è che i costi di ripristino delle tratte sono irrisori e ottenibili tramite la redistribuzione della spesa di trasporto, se – come è – l’esercizio delle sue linee costa  4 milioni l’anno e la Regione ne spende circa 200, ovvero il 2%; questi valori potrebbero ridursi perché il Contratto ponte prevede ampi ribassi. Per un’area UNESCO questo è doveroso, considerando i potenziali di economia e turismo sostenibili.

 

Sulla cessione della Casale-Mortara a Trenord, l’assessore Teruggi ha ricordato che l’assessore ai trasporti della regione Piemonte aveva promesso un incontro con la Regione Lombardia. L’ottica è infatti quella di creare un comodo accesso all’aeroporto di Linate tramite la stazione milanese di San Cristoforo,

 

L’attenzione sulla Casale-Mortara non esclude tuttavia la necessità del ripristino della linea Alessandria-Casale-Vercelli, facilitata – ha precisato Cristina Bargero – dal fatto che questa non è stata “soppressa” nel Contratto di servizio con Trenitalia.

 

Un excursus sulla Casale-Vercelli è stato in seguito proposto da Claudio Saletta, sindaco di Sala Monferrato, che ha ricordato come i fondi stanziati per l’elettrificazione della tratta dalla giunta regionale guidata da Mercede Bresso, furono utilizzati dalla giunta di Roberto Cota per un’altra linea. Per la Casale-Mortara, invece, occorre il sostegno di tutte le forze politiche e di tutto il territorio, in considerazione del fatto che essa si reggerebbe economicamente da sola.

 

Per la UIL ha parlato quindi Ferrando, che ha riportato il disagio dei lavoratori pendolari interessati alla Casale-Chivasso-Torino, penalizzati dall’eccessiva lentezza della stessa.

Alla luce di quanto suesposto, il senatore Borioli ha proposto due linee di intervento: la prima sulla Casale-Mortara, in virtù della disponibilità della Lombardia ad accogliere le richieste di ripristino, la seconda sulla Casale-Chivasso, chiedendo all’ingegner Paonessa dell’Agenzia Mobilità Piemontese il prolungamento del Servizio Ferroviario Metropolitano su quella direttrice.