L’approvazione del Piano regionale amianto 2016-2020 segna un’accelerazione su molti fronti, nella lotta alla calamità che ha devastato la nostra città, i suoi abitanti e il suo territorio. Il Piano, che il Consiglio regionale ha ratificato all’unanimità il 1° marzo sulla base di una delibera di Giunta dello scorso giugno, si articola infatti in una serie di provvedimenti e obiettivi in grado di garantire maggiore efficacia e migliore capacità d’intervento.

 

A cominciare dalle bonifiche, per le quali si indica come «obiettivo principale per il Sin (Sito di Interesse Nazionale) di Casale» la loro conclusione «sull’insieme del territorio entro il 2020»: entro la stessa data è previsto anche il completamento degli interventi negli edifici scolastici pubblici e l’incentivazione delle bonifiche in edifici privati nell’intera regione, mettendo a disposizione servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti inquinati, per alleggerire i costi a carico dei cittadini interessati.

 

Fra gli altri punti principali del provvedimento approvato martedì scorso, il completamento della mappatura dell’amianto, sia di quello naturale sia quello di origine antropica, come dire i manufatti, e la confluenza di tutti i dati in un unico database. L’eliminazione dei rifiuti che contengono la fibra, l’individuazione di nuovi siti di stoccaggio o di metodi alternativi per lo smaltimento, lo sviluppo dell’attività del Centro per la lotta al mesotelioma, la formazione di nuovi tecnici e l’intensificazione dell’informazione ai cittadini, attraverso sportelli comunali dedicati.

 

Infine, l’avvio di corsi per la formazione di tecnici abilitati alla preparazione di piani di controllo, manutenzione e valutazione dello stato di degrado dei manufatti contenenti amianto. E l’impegno della Regione a intervenire sugli organi statati affinché permettano l’utilizzo di risorse per le bonifiche in esenzione dal Patto di stabilità.

 

«Siamo soddisfatti, l’approvazione del nuovo Piano è un risultato molto positivo, anche perché è interamente finanziato e fissa delle scadenze precise», commenta il sindaco di Casale Titti Palazzetti: «È la conferma della sensibilità dimostrata fin dall’inizio dell’amministrazione Chiamparino nei confronti del tema amianto». C’è un altro elemento positivo, secondo Palazzetti: l’Amministrazione regionale ha tenuto conto delle richieste avanzate dal Comune e dal Comitato strategico amianto, che si è dunque dimostrato «un luogo di proposte e d’ascolto».

 

Proprio per analizzare in dettaglio il Piano, il Comitato strategico – costituito nel 2012 nell’ambito della ristrutturazione del Centro regionale per la ricerca, la sorveglianza e la prevenzione dei rischi da amianto – si riunirà il 16 marzo nell’aula consigliare di Palazzo San Giorgio. L’incontro, presieduto dal sindaco di Casale Monferrato, vedrà la partecipazione fra gli altri degli assessori regionali alla sanità Antonio Saitta e all’ambiente Alberto Valmaggia, oltre a rappresentanti di Arpa, Azienda ospedaliera e Asl Alessandria, a delegati sindacali di Cgil, Cisl e Uil, dell’Anci, dell’Associazione famigliari vittime amianto, del Comitato vertenze amianto.

 

Nella riunione si analizzeranno anche risultati e prospettive di sviluppo dell’Ufim, l’unità funzionale per la diagnosi e la terapia del mesotelioma, che tra i suoi obiettivi ha quello di garantire un percorso assistenziale fin dalla diagnosi e l’attivazione di tutti gli studi clinici specifici su questa patologia. E si valuterà la situazione delle bonifiche, dopo gli ottimi risultati ottenuti l’anno scorso a Casale: «I cittadini hanno risposto positivamente al bando – aggiunge l’assessore all’Ambiente Cristina Fava – e le prime bonifiche sono già state attivate, tanto che le prime 250 domande in graduatoria hanno ricevuto comunicazione via raccomandata e dovranno procedere entro il mese di agosto. Seguirà la seconda tranche fra pochi mesi».