Caro Direttore

Devo ancora capire bene se le quattro ore e mezza di consiglio comunale a Tortona nei giorni scorsi,  hanno rappresentato uno spettacolo ridicolo oppure una lezione di filosofia. Voglio pensare alla seconda ipotesi perché a un certo punto mi è sorto il dubbio che ci trovassimo dinnanzi ad un plateale esempio di paradosso.

Il Presidente della commissione urbanistica, Fabrizio Dellachà, che sconfessa l’operato della sia stessa commissione, presentando emendamenti a quanto approvato dalla stessa, non mi ricordo di averlo mai visto prima in Consiglio.

Nemmeno nella Prima Repubblica si era arrivati a tanto. Grazie davvero per avercela mostrata in streaming e per averla resa fruibile su Youtube, davanti ad una platea molto più vasta del ristretto pubblico che può avere il consiglio comunale di una cittadina di provincia.

Per chi non avesse seguito la seduta, però é bene spiegare cos’é successo.

Allora: la commissione urbanistica ha una propria competenza definita per materia e svolge attività propositiva e preparatoria di tutto quanto di competenza del Consiglio Comunale. Non solo ma in commissione sono esaminate tutte le questioni tecniche relative ai provvedimenti che saranno poi approvati per competenza consiliare.

La Commissione urbanistica, come tutte le altre commissione urbanistica, come tutte le altre commissioni é anche chiamata ad esprimere un parere (consultivo) sulle delibere che saranno portate all’approvazione del Consiglio.

E’ quello l’organo deputato per avanzare, dubbi, suggerimenti, proposte, eventuali modifiche alle delibere.

Invece cosa succede? Si tiene la commissione urbanistica, i tecnici presenti in tale sede deputata (come è previsto che accada) illustrano ogni dettaglio in maniera approfondita ed il tutto viene sottoposto a confronto e dibattimento, dopodiché il testo approntato dalla Commissione passa in Consiglio Comunale per l’approvazione.

In tale sede, però, è il Presidente della commissione medesima, cioé Fabrizio Dellachà, a sollevare perplessità e dubbi su quanto già approvato  e, a nome del proprio movimento, esprime contrarietà su quanto egli stesso (come Presidente della commissione) aveva avallato.

Ma com’é possibile che prima tutto sia in ordine e poi c’é qualcosa che non va?

Ma invece che fare brutte figure, non sarebbe stato meglio convocare nuovamente la commissione urbanistica “dopo ulteriori approfondimenti”?

Delle due l’una: o Dellachà ha sbagliato prima come presidente della Commissione ad approvare tutto giudicando con superficialità la delibera, o ha sbagliato dopo, in consiglio comunale ammettendo la sua incapacità a rivestire il ruolo di presidente di una commissione  così tanto importante e delicata.

Lettera Firmata