Un comunicato stampa del Comune di Tortona datato fine novembre 2012 informava che la giunta-Berutti aveva approvato uno schema di contratto volto alla realizzazione di un progetto a sostegno della rete dei nidi comunali, accordo sottoscritto dal Comune di Tortona e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, sponsor formale dell’iniziativa.

“Le criticità individuate sono rappresentate dal permanere, benché in misura più contenuta rispetto agli anni scorsi, di una lista d’attesa, per l’ammissione ai nidi comunali sia di residenti a Tortona che nei centri limitrofi privi di servizi per l’infanzia” recitava la nota dell’Ufficio Stampa del Comune “I risultati, che ci si attende di raggiungere avviando questo progetto, sono il mantenimento/incremento dei posti nido con dodici unità in più in città riducendo così le liste d’attesa e la creazione di due posti di lavoro, ovvero un educatore e un operatore.”

Riepilogando: la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, per l’anno scolastico 2012/2013, avrebbe sostenuto economicamente il potenziamento dei nidi tortonesi creando dodici ulteriori posti-bambino, assumendo altresì un educatore ed un collaboratore(1). Dai dati ministeriali riportati qui a seguire, non risulta niente di tutto questo. Gli addetti rimangono sempre 14, gli educatori 9. I posti disponibili nel 2013 risultano addirittura diminuiti di 13 unità rispetto al 2012 ed anziché diminuire le liste d’attesa, sarebbero ben 60 le domande soddisfatte in meno rispetto all’anno precedente. Come mai?

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