Due persone venivano sorprese a guidare in stato di ebbrezza dai militari dell’Aliquota Radiomobile. Infatti, hanno denunciato un cittadino italiano di 28 anni, residente in provincia, che veniva fermato alle 04.00 circa del 20 febbraio in via Teresa Michel alla guida di un’auto di sua proprietà e il test dell’etilometro evidenziava un valore di oltre 0,70 g/l, motivo per il quale veniva sanzionato amministrativamente e la patente di guida veniva immediatamente ritirata, mentre la sua auto veniva affidata a persona in grado di condurla. Inoltre, hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 26 anni, fermato perché non manteneva una condotta di guida lineare, accelerando e frenando continuamente, e veniva accertato che aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo. Il test dell’etilometro evidenziava un valore di 1,60 g/l, motivo per cui il 26enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e la sua patente di guida ritirata, mentre il mezzo veniva sequestrato e affidato alla depositeria giudiziale.

 

I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per simulazione di reato un cittadino italiano di 35 anni. I giorni scorsi l’uomo si era presentato dai Carabinieri di Spinetta per denunciare il furto della sua auto, dichiarando a verbale che la stessa era stata lasciata in una via di una frazione. I militari venivano però a sapere che l’auto dell’uomo nella notte prima della denuncia era stata sequestrata dalla Polizia Stradale perché lasciata per strada priva di assicurazione, ma venivano anche a sapere che il sequestro era avvenuto in altra località rispetto a quello indicato come il luogo dove il proprietario aveva denunciato di averla parcheggiata. Dal successivo controllo sul veicolo si accertava anche che non vi era nessun segno di forzatura sulle portiere e sul quadro di accensione e che il veicolo era perfettamente chiuso a chiave anche nel momento del sequestro, ciò a riprova che il mezzo non era stato rubato. Da ulteriori controlli si accertava tramite le telefonate giunte al 112 che il padre del denunciato aveva chiamato riferendo alla Centrale Operativa dei carabinieri che l’auto del figlio era sparita dal luogo dove l’aveva tenuta nell’ultimo mese e che corrispondeva con il luogo in cui l’aveva sequestrata la Polizia stradale.

Quindi, era evidente che l’auto non era stata rubata dalla casa del 35enne ma si trovava regolarmente parcheggiata nel luogo dove veniva sequestrata dalla Polizia e per questo motivo il 35enne, che aveva denunciato il falso presumibilmente per non rispondere della violazione per la mancanza di copertura assicurativa, veniva denunciato per simulazione di reato.