È stato siglato  martedì 2 febbraio, alle ore 12,00 il Protocollo di legalità per assicurare la massima correttezza e trasparenza relativamente agli interventi urgenti di bonifica nel Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Casale Monferrato.

 

Nella Sala consiliare del Comune di Casale Monferrato si sono riuniti i due firmatari dell’atto il Prefetto Romilda Tafuri e il Sindaco Titti Palazzetti, alcuni Sindaci del Sin, il Segretario generale del Comune Sante Palmieri, il direttore del Centro Sanitario Regionale Amianto Massimo D’Angelo e il presidente dell’Ordine dei Geometri di Casale e del Monferrato Giovanni Spinoglio.

 

Il primo cittadino casalese ha dichiarato che il protocollo di legalità nasce dalla volonta dell’Amministrazione di garantire la massima correttezza e trasparenza nell’utilizzo dei cospicui fondi assegnati per la bonifica; ha quindi ringraziato il Prefetto di Alessandria per la disponibilità dimostrata e per la sensibilità nei confronti del nostro territorio così duramente provato e impegnato ora in un opera di bonifica senza precedenti.

 

Sua eccellenza il prefetto Romilda Tafuri ha dichiarato di aver scelto per la firma del protocollo la sede del Consiglio Comunale di Casale Monferrato anziché la Prefettura come di prassi, per sottolineare l’apprezzamento nei confronti dell’Amministrazione Casalese ed il rilievo dell’iniziativa unica nel suo genere. Infatti i protocolli di legalità si siglano per le grandi opere, tuttavia questo protocollo è giustificato dalla molteplicità di microcantieri che si apriranno sul territorio monferrino e dal ruolo del Comune di Casale e dei Comuni del Sin come stazione appaltante di molti processi di bonifica.

 

Il Prefetto ha ribadito la necessità di vigilare affinchè siano evitate infiltrazioni della malavita organizzata e sia applicato il procedimento anticorruzione nel modo più pervasivo possibile. Infatti la sfavorevole congiuntura economica, che ha prodotto effetti negativi anche nel territorio casalese, potrebbe costituire un ulteriore fattore determinante di fenomeni di infiltrazione nei confronti del tessuto imprenditoriale locale sano ed ancora immune da azioni distorsive del mercato poste in essere dalla delinquenza mafiosa, con grave pregiudizio inoltre delle finalità di sostegno alla ripresa produttiva, attuata anche attraverso il rilancio degli investimenti finanziari pubblici. Si tratta dunque di un’azione di prevenzione – ha voluto ribadire il Prefetto – che ha altresì ricordato che il protocollo di legalità e stato approvato dal Ministero degli Interni che ha molto apprezzato l’iniziativa e l’opera degli uffici