Lo scorso fine settimana, la Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione a carico di un cittadino di nazionalità tunisina, per l’espiazione della pena di 10 mesi di reclusione, in quanto condannato per violenza sessuale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ormai erano anni che R.I., di anni 32, si era trasferito nel Nord Europa, con un passaporto tunisino regolare ed il nome finalmente veritiero, allontanandosi dall’Italia dove aveva avuto diversi problemi con la giustizia; giustizia che nel frattempo aveva fatto il suo corso ed inflitto a carico di B.A. classe 1989, iracheno, (nome falso fornito durante i controlli di Polizia in Italia) una serie di condanne definitive.

Nello scorso fine settimana, durante i controlli effettuati sull’A/26 dei trafori, dagli agenti di Polizia Stradale, in prossimità di Ovada è stata fermata l’autovettura Volkswagen con targa provvisoria di nazionalità belga  con a bordo due cittadini magrebini.

Gli accertamenti immediati non hanno evidenziato particolari irregolarità, ma gli operatori della Polizia di Stato, insospettitisi,  hanno avviato una serie di accertamenti, in collaborazione anche con altri Uffici di Polizia.

Grazie al fotosegnalamento, operato presso il Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Alessandria, è stato possibile accertare, senza ombra di dubbio, che R.I. classe 1984 tunisino, si doveva identificare in B.A. classe 1989 iracheno, destinatario di un Ordine di carcerazione per l’espiazione di mesi 10 di reclusione, a seguito della Condanna del Tribunale di Imperia per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e violenza sessuale.

L’uomo é stato rinchiuso in carcere.

 18 gennaio 2016