I due protagonisti del film

I due protagonisti del film nella scena dell’ascensore

Non  abbiamo visto il primo “Hitman” uscito nel 2007 quindi non sappiamo dire se “Hitman agent 47” sia un sequel o un rifacimento, per cui il nostro giudizio si basa esclusivamente su quest’ultimo film in programmazione oggi sugli schermi, e in particolare al Megaplex Stardust di Tortona.

“Hitman agent 47” è tratto da un videogioco e già soltanto questo ci pone davanti ad un film sicuramente di grade azione, perché questa la componente principale dei videogiochi.

La trama, poi è intrigante: uno scienziato he lavorando sul Dna delle persone crea agenti privi di emozioni, paura e senso di colpa, dai riflessi e dall’intelligenza potenziati esponenzialmente.

Pentito di quanto realizzato, lo scienziato scompare. Il materiale e le tracce di quegli esperimenti vengono distrutti, ma a distanza di decenni il programma – senza lo scienziato – viene ripristinato.   La figlia Katia, ignara di quanto accaduto, vive a Berlino e cerca disperatamente suo padre ma ben presto su di lei puntano gli occhi l’Agente 47, uno dei killer creati da padre, e un uomo che si presenta come John Smith e che si offre di proteggerla da morte certa.

Tutti infatti vogliono ritrovare lo scienziato e pensano di farlo attraverso la figlia.

Inizia così una serie di intrighi ed inseguimenti tra bravi e cattivi o pseudo tali, dove i ruoli si confondono e non sono più chiari, co sparatorie assassini tipici del videogioco e dei migliori film di azione.

Il regista Aleksander Bach al suo esordio dietro la macchina da presa sceglie quali attori principali sceglie un quasi irriconoscibile Ruper Friend, il compagno di Keira Knightley (Starred up, Cherì), che sembra perfetto nella parte, con la sufficiente freddezza e privo di emozioni come deve essere un killer geneticamente modificato e quale protagonista femminile una splendida Hannah Ware attrice 32enne britannica vista sul set in “Shame” e pochi altri film.
I due attori principali, a nostro avviso sono altezza dei loro ruoli, un po’ meno gli altri. Tra lescene migliori, quella dell’ascensore in cui entrami perfettamente in silenzio si apprestano ad uscire per afforntare una serie di kille. Lei si tira su i capelli ed entrambi amano le pistole senza dire una parola.
Complessivamente, comunque, siamo di fronte ad un buon film pieno di azione che tiene incollato alla poltrona lo spettatore per tutto il tempo.

1 novembre 2015

hitman - 2L

Hitman - L