cassiera - QL’aumento di spesa alimentare è il segno più tangibile della ripresa poiché è la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione ed è destinata ad avere un effetto traino sull’intera economia.

Siamo di fronte ad un significativo cambio di direzione dei consumi, se confrontato con la dinamica negativa del 2014 (-1%) e a quella egli anni precedenti.

Gli acquisti delle famiglie italiane in alimenti e bevande invertono la rotta e tornano ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva e si prevede a fine anno uno + 0,3% di crescita cumulata nei dodici mesi.

“La spesa alimentare – sottolinea il direttore della Coldiretti alessandrina Simone Moroni – è uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale poiché si tratta della principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi”.

A trainare la ripresa del commercio al dettaglio è, dunque, il comparto alimentare che cresce nelle vendite in tutte le tipologie distributive dai discount (+5,4%) alle piccole botteghe (+0,2%), ma anche negli ipermercati (+3,2%) e supermercati (+3,6%).

L’alimentare cresce complessivamente ad un tasso del 3,2 per cento che è superiore di quattro volte rispetto al non alimentare (+0,8%) ma la tendenza positiva è confermata dall’aumento del 2% del fatturato dell’industria alimentare nel mese di luglio rispetto allo scorso anno.

“L’auspicio è che ora i risultati positivi nell’industria e nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo dove – conclude il presidente Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – per molti prodotti vengono riconosciuti compensi che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne”.

1 ottobre 2015